Pd, strappo Ermini-area De Luca. Grella: “Vogliamo congresso e primarie”

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Marco Imbimbo – Il commissario del Partito Democratico, David Ermini, torna in città per provare ad organizzare i congressi di circolo nei comuni che saranno chiamati al voto il prossimo anno, ma lo scontro interno continua a tenere banco.

«Ho avuto diverse richieste da parte dei segretari dei circoli di svolgere i congressi – spiega Ermini – questo primo incontro serve a capire chi è realmente interessato e trovare una soluzione per farli velocemente». Prima di stabilire le date, che saranno a stretto giro, bisognerà mettere un punto sul totale degli iscritti al partito, soprattutto dopo le due campagne tesseramento di quest’anno che hanno fatto lievitare il numero a oltre 12 mila unità. «Entro la prossima settimana manderò tutto a Napoli per la certificazione della platea degli iscritti – spiega Ermini. Una volta ottenuto l’ok si potrà definire al meglio tutta la procedura».

Intanto non accenna a placarsi la polemica interna al Pd con quelle anime, soprattutto l’area De Luca, che vorrebbero subito il congresso provinciale, piuttosto che rimandarlo a dopo le amministrative come ormai certo. «Non parlo di aree, sono il commissario del Pd – taglia corto Ermini. Le componenti ritorneranno in funzione dopo che è stato svolto il congresso».

Stesso una delegazione dell’area De Luca, tra l’altro, era presente nella sede di via Tagliamento per un confronto con Ermini, ma il commissario ha preferito evitarlo, alimentando ancora di più il malumore all’interno della componente, come confermano le parole di Ida Grella: «Non demorderemo perché riteniamo, in questo momento, di rappresentare quella parte di partito che si rifà allo statuto e alle regole, che intende valorizzare sui territori i segretari provinciali, i tesserati e tutti quelli che in questi lunghi anni ci hanno messo la faccia in Irpinia, alla ricerca delle soluzioni per questo territorio».

Alle richieste formalizzate in una lettera, non sono ancora giunte risposte, come sottolinea Grella né ha voluto confrontarsi con l’area: «Riteniamo che Ermini non ci riceva perché fondamentalmente non ha le risposte alle nostre richieste, dalle quali non derogheremo: congresso provinciale e primarie per le candidature, sia alle politiche che alle comunali. Richieste che sono in linea con le fondamenta del Pd». L’area De Luca, e chiunque del partito si riconosca in quelle due richieste, è pronta a portare avanti la propria posizione e a breve «ci autoconvocheremo in assemblee aperte nella sede provinciale perché il partito è dei segretari di circolo, dei tesserati e di chi lo ha portato sulle spalle dal 2007 – spiega. In queste assemblee discuteremo dei problemi che abbiamo. Un partito che  non riesce ad organizzarsi in provincia di Avellino non può candidarsi a governare i processi in una fase così difficile. La politica non è fatta di candidature imposte, ma si sviluppa sui territori. Evidentemente il partito non impara neanche dalle situazioni problematiche che sono vicinissime a noi come quella di Napoli o dalle sconfitte».

Il mancato svolgimento del congresso provinciale e le candidature stabilite da Roma rischiano di destabilizzare il partito e compromettere le elezioni. «Ermini deve riflettere su quale può essere l’esito di una campagna elettorale in cui nessuno si sentirà coinvolto, perché non ci saranno organismi eletti democraticamente in provincia di Avellino che potranno proporre linee su temi fondamentali quali la salute, l’acqua, le energie rinnovabili e tutte le altre problematiche dell’Irpinia. Dalle dimissioni del segretario, sono due anni che non abbiamo una linea per questa provincia. Il partito, così facendo, deresponsabilizza e  ignora quello che è l’asse fondante: tesserati e segretari di circolo».