Pd, i Riformisti Coraggiosi chiedono maggior senso democratico

“A soli 20 giorni dalle primarie e dalla nascita del Pd è arrivata, manco a dirlo, una clamorosa smentita a tutto ciò che esse hanno rappresentato e che il nuovo partito dovrebbe essere. Solenni impegni e promesse sulla indiscutibile svolta da dare alla politica infarcivano la proluvie di dichiarazioni sul partito nuovo, sulla sua missione, sulle res novae che sarebbero state introdotte da lì in poi. E’ bastata invece la costituzione dei Consigli di Amministrazione delle due società dell’Alto Calore per cancellare, d’incanto, tutte le ipocrite ‘buone intenzioni'”. Così i Riformisti Coraggiosi sulle prime settimane di vita del Pd e sulle recenti nomine all’ente di Corso Europa. “Sedicenti decisori, in nome e per conto di tutti i Democratici – incalza la nota – hanno fatto scempio delle più elementari regole di democrazia interna, della partecipazione, dei luoghi propri della decisione collettiva, delle nuove forme dell’agire politico. Il Partito Democratico, la voce unica del nuovo riformismo italiano, in Irpina, al primo appuntamento, si è esibito in una performance a due facce: quella dell’incoerenza nella logica seguita per l’indicazione dei due vertici e quella della coerenza seguita nella logica per la spartizione a due”. Nel mirino non le persone – “Esse saranno giudicate per il loro operato senza riserve mentali e senza reticenza” – ma l’assenza di senso democratico, per il quale spiega la nota: “E’ un processo che deve nascere dal coinvolgimento di tutti, crescere nel confronto libero tra opzioni diverse e portare alla scelta finale, meglio se condivisa. Abbiamo, purtroppo, assistito, ad un’espropriazione disinvolta del luogo democratico e poi del confronto, infine, della scelta”. In tal senso i Riformisti Coraggiosi puntano il dito contro la scarsa attenzione mostrata dai sindaci in merito alle loro proposte, precisando: “Non per il Pd che vogliamo contribuire a costruire ma per il Pd che gli altri, qui in Irpina, hanno in mente di distruggere, prima ancora di costruirlo, lotteremo”.