Avellino – L’iniziativa di Andrea Forgione, segretario del Circolo Pd di Paternopoli, come è noto non è andata a buon fine. La presidente Vanda Grassi ha infatti rifiutato il tesseramento di Beppe Grillo per attenersi alle direttive dettate a livello nazionale.
Ma il caparbio Forgione è andato oltre ed ha chiesto – ed ottenuto – una dichiarazione scritta che motivasse il rifiuto dell’adesione al Pd di Beppe Grillo.
“La sottoscritta Vanda Grassi – recita il documento – in qualità di Presidente della Commissione Provinciale di Garanzia del Pd di Avellino, vista la presentazione da parte del coordinatore del circolo di Paternopoli della richiesta di iscrizione al Pd del signor Grillo Giuseppe per l’anno 2008/2009, vista la delibera della Commissione nazionale di Garanzia debitamente motivata il cui parere è di per sè vincolante per tutte le commissioni di Garanzia a diversi livelli, acquisito il parere preventivo da parte della Commissione Provinciale di Garanzia del Pd di Avellino, respinge la richiesta di cui sopra impegnando il coordinatore del Circolo di Paternopoli Andrea Forgione all’immediata restituzione della quota di tesseramento versata dall’interessato”.
“Secondo il regolamento del tesseramento al PD – sono le osservazioni di Forgione – l’ufficio adesione era comunque tenuto ad accogliere l’adesione al PD di Beppe Grillo. Poi si sarebbe dovuta riunire la Commissione di garanzia provinciale per esprimersi in merito e magari notificare all’ufficio adesioni e al segretario del circolo PD “Martin Luther King” di Paternopoli l’eventuale parere negativo. Invece, da quanto certifica la Presidente Grassi, il parere dalla Commissione di garanzia provinciale del PD di Avellino sarebbe stato addirittura acquisito in via preventiva.
A noi questo non risulta perché abbiamo interpellato due componenti della Commissione di garanzia provinciale del PD di Avellino che ci hanno assicurato che la loro Commissione non ha mai espresso parere preventivo sulla questione dell’adesione al PD di Beppe Grillo. Per la precisione, i due componenti della Commissione di garanzia provinciale del PD di Avellino a cui facciamo riferimento sono Aldo D’Andrea per la mozione Franceschini e Franco Iovino per la mozione Marino.
Secondo noi, e ce ne dispiace molto, la Presidente Vanda Grassi ha operato una forzatura. Se poi si aggiunge che alcuni segretari irpini, dei circoli PD, ci hanno raggiunto telefonicamente per denunciare molte anomalie nella fase di tesseramento siamo di fronte a macroscopiche illegittimità.
Tutto questo l’opinione pubblica provinciale lo sa e tutti i veri democratici irpini sono rimasti mortificati nel prendere atto che si sta per fare del glorioso PD di Veltroni una brutta copia della Democrazia Cristiana sotto le insegne del vecchio Partito Comunista. Noi, i veri democratici, a questo gioco diciamo no, e chiamiamo a raccolta tutte le donne e gli uomini, liberi, forti, e coraggiosi, ad unire le forze per impedire il progetto di restaurazione degli Ajatollah romani”.