L’inviato a Parma, Claudio De Vito – L’Avellino incassa la quinta sconfitta su sei partite lontano dal Partenio-Lombardi e ad Angelo D’Angelo saltano i nervi a caldo. “Mi sono rotto il ca… di andare fuori casa e perdere, non voglio prendere gol, li regaliamo e non va bene”.
Più chiaro di così si muore, anzi si finisce per sprecare fiato in un momento in cui la piazza chiede soltanto impegno, sudore e sacrificio da versare in campo. “Capisco i tifosi, ormai sono uno di loro, sono il primo tifoso di questa maglia e quando perdo non dormo la notte – ha sottolineato il capitano biancoverde – basta chiacchiere, loro vogliono i fatti e che ci mettiamo la faccia non a parole ma in campo”.
Nervi a fior di pelle. “Non mi piace perdere, non mi interessa se giochiamo bene o male, abbiamo regalato due gol, siamo stati disattenti, non andiamo fuori casa per fare le gite” ha tuonato D’Angelo. “Bisogna cambiare marcia – ha aggiunto – l’unica cosa positiva è che abbiamo schiacciato il Parma per quaranta minuti anche se con disordine, avremmo dovuto avere quella concretezza che loro invece hanno avuto”.