Ordine avvocati proclama lo stato di agitazione della classe Forense

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Questa mattina alle 12.30 si è riunito il consiglio dell’Ordine degli Avvocati per prendere una decisione in merito alla difficile situazione che si è venuta a creare a causa dell’accorpamento del Tribunale di Sant Angelo dei Lombardi. Presenti i consiglieri: avv.ti Fabio Benigni (Presidente), Biancamaria D’Agostino (Consigliere Segretario), Giulio Sandulli (Vicepresidente), Carmine Freda, Pantaleone Fimiani, Nello Pizza, Enzo Santurelli, Anna Argenio, Maria Cerrato.
In merito alla questione dell’Ufficio U.N.E.P. (Ufficio Notifiche e Protesti), nel verbale si legge:
PREMESSO CHE:
– da circa un anno la Commissione Manutenzione, presieduta dal Presidente del Tribunale di Avellino, Dott. Massimo Amodio, unitamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, in previsione dell’accorpamento del Tribunale di S.Angelo dei Lombardi, si sono adoperati con spirito di piena collaborazione nei confronti del Comune di Avellino, al fine di individuare una soluzione idonea alle criticità determinate dalle accresciute esigenze dell’Ufficio accorpante;
– il Commissario Straordinario del Comune di Avellino, dott.ssa Cinzia Guercio, all’inizio dell’anno 2013, aveva adottato, come soluzione assolutamente temporanea il trasferimento dell’Ufficio NEP del Tribunale di Avellino presso il Palazzo De Peruta (attualmente già adibito a sede dell’Ufficio del Giudice di Pace di Avellino);
– tale scelta venne ritenuta praticabile sul presupposto che nelle more sarebbe intervenuta una soluzione definitiva, con la individuazione di una struttura di supporto all’attuale Palazzo di Giustizia di Avellino, già gravato dai noti problemi strutturali e di inadeguatezza degli spazi; – il Dirigente ed il personale U.N.E.P., in considerazione dell’indisponibilità temporanea di una diversa ipotesi pienamente confacente alle esigenze operative dell’Ufficio, dimostrando senso di responsabilità e spirito di sacrificio, hanno accettato la soluzione del trasferimento presso il Palazzo De Peruta, sul presupposto dell’assoluta temporaneità della stessa;
– in data 15/05/2013, il Sindaco di Avellino, dott. Paolo Foti, ancor prima della sua elezione, nel corso del dibattito sulle problematiche relative alla locale “edilizia giudiziaria”, alla presenza del Presidente del Tribunale di Avellino, Dott. Massimo Amodio, del Presidente Vicario, Dott. Michele Rescigno, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, Avv. Fabio Benigni e della locale Classe Forense, condivideva la necessità di attribuire assoluta priorità alla risoluzione del problema della sede degli Uffici giudiziari;
– in data 15/07/2013, successivamente alla elezione a Sindaco di Avellino, lo stesso Dott. Paolo Foti partecipava, nella sua nuova qualità, alla riunione della Commissione di manutenzione presieduta dal Presidente del Tribunale, dott. Massimo Amodio; in tale sede, il Sindaco di Avellino, confermava la propria volontà di dare immediata risposta al problema dell’edilizia giudiziaria e tuttavia riteneva di non accogliere la possibile soluzione – pur prospettata dalla Commissione e dai rappresentanti del Consiglio dell’Ordine – di mettere a disposizione delle prioritarie esigenze della Giustizia la struttura dell’ex Distretto Militare, sita in Via Colombo od alternativamente di valutare la locazione di altro immobile, individuato dalla stessa Commissione, sito in via Tagliamento, nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia di Avellino;
– Il Sindaco, nondimeno, richiamandosi alla propria iniziale dichiarazione di intenti, peraltro già formulata in campagna elettorale, assumeva comunque l’impegno di fornire risposta definitiva al problema entro 10 gg, , riservandosi di valutare ancora tutte le possibili alternative proposte dai componenti della Commissione;
ad oggi (31 luglio 2013), il Sindaco non ha dato corso in alcun modo agli impegni assunti, né ha giustificato tale omissivo atteggiamento. Al contempo, l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Avellino, avv. Caterina Barra, ha notiziato l’Ordine degli Avvocati circa lo stallo del procedimento volto alla possibile locazione della “Palazzina X” fabbricato facente parte del complesso dell’ex Ospedale Moscati, sito al viale Italia. In particolare, si è appreso attraverso il colloquio con l’Assessore, che il Sindaco sarebbe ancora in attesa del parere della Regione Campania dopo aver interessato della questione il direttore generale dell’Asl Avellino 2, dott. Rosato, il quale avrebbe formulato parere favorevole alla prefata soluzione”.
Viste le premesse, dal momento che “l’U.N.E.P svolge una funzione fondamentale per la Giustizia e che le precarie condizioni in cui sarà chiamato ad operare, presso la nuova allocazione in Palazzo De Peruta rischiano di determinare una serie di gravi disagi agli utenti, ai magistrati ed alla Classe forense in particolare;<
che la situazione, presso l’attuale palazzo di giustizia già allo stato insufficiente a garantire dignitose condizioni per lo svolgimento delle ordinarie funzioni è destinata a divenire ancor più insostenibile per le seguenti ragioni: A) l’accorpamento del Tribunale di Sant’Angelo comporterà la necessità di ospitare (presso l’attuale palazzo di giustizia) un numero molto più elevato di operatori tra magistrati, avvocati e personale amministrativo ai quali si aggiungerà una maggiore utenza, derivante dalla estensione della competenza territoriale; B) il CSM ha deliberato l’assegnazione di otto nuovi giudici presso il Tribunale di Avellino che cominceranno ad esercitare le funzioni dal mese di gennaio 2014;
nella prospettata situazione, appare inevitabile che, pur potendo il Tribunale di Avellino garantire astrattamente un servizio giustizia più efficiente, in relazione alla integrazione della pianta organica dei giudici, l’Ufficio e la città di Avellino verranno in concreto ad essere gravemente penalizzati dalla mancanza di una sede adeguata per fornire i servizi idonei alla effettiva garanzia dei diritti del cittadino;
– tale paradossale situazione rischia seriamente di pregiudicare in maniera irreversibile il corretto e dignitoso svolgimento delle attività giudiziarie e forensi con gravissime ricadute sul livello civile e culturale della intiera collettività”.
Considerato tutto ciò il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino ha proclamato lo stato di agitazione dell’intera Classe forense, per far fronte al grave stato di disagio denunziato riservandosi di adottare – in mancanza di concrete iniziative di riscontro alla presente – ogni e più incisiva forma di protesta.

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