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Ordine Avvocati, Benigni presenta la squadra in vista delle elezioni

Con largo anticipo rispetto alla scadenza l’avvocato Fabio Benigni presenta la sua squadra in vista delle elezioni per il triennio 2015/2018.

Cambiano le modalità di voto rispetto alle ultime elezioni che lo videro trionfante a suon di voti da parte dei colleghi. Il presidente uscente dell’Ordine di Avellino vuole proseguire la marcia per completare le tante iniziative già intraprese che per i soliti tecnicismi sono ferme. Nel simbolo ci sarà il suo nome “Lista Fabio Benigni” e sarà composta da ventuno persone.

Una formazione allestita con particolare attenzione, dando spazio a vari profili tecnici professionali, coprendo l’intero territorio irpino e dando spazio alla linea rosa più del dovuto. Alla presentazione ufficiale con ben dieci giorni di anticipo c’erano Valentina Amelio, Anna Argenio, Raffaele Bizzarro, Biancamaria D’Agostino, Vito Donatiello, Roberto Fabiano, Carmine Freda, Matilde Fusco, Fabrizio Granata, Francesco Saverio Iandoli, Nicola Iannarone, Sergio Imbimbo, Paola Maiorana, Maria Rita Martucci, Maria Carmela Picariello, Nello Pizza, Modestino Prisco, Giulio Sandulli, Vincenzo Santurelli e Giuseppina Volpe. “La categoria vive delle evidenti difficoltà – ha detto Benigni – e ci rivolgiamo soprattutto alle nuove leve che si ritrovano in un momento di cambiamenti sia degli strumenti professionali che dei codici. C’è bisogno di molto studio, approfondimento. Il nostro programma è stato elaborato con i colleghi in modo partecipato, la collaborazione tra Ordine e iscritti non deve mai mancare”.

Al momento c’è una sola lista. L’avversario di Benigni e della sua lista non c’è ufficialmente. “Non sono favorevole a fare una corsa solitaria, la competizione fa sempre bene, l’importante che il confronto sia sui programmi e non su personalismi.
Ci riproponiamo all’elettorato con il solito entusiasmo e volontà di far bene a difesa di una categoria che non vive un periodo florido. Le nostre battaglie anche per la sede del Tribunale, delle condizioni al limite della praticabilità dello stabile sono sotto gli occhi di tutti. C’è bisogno del coinvolgimento di tutti gli Enti preposti. Da soli non possiamo fare miracoli”.

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