Cassa integrazione straordinaria ed utilizzo saltuario dei lavoratori solo in occasione delle commesse. Questa la proposta avanzata ieri dalla dirigenza della Novolegno nel confronto con le organizzazioni sindacali di categoria presso la sede di Confindustria Avellino. Nell’occasione, infatti, la fabbrica di Pianodardine ha confermato la volontà di bloccare ben due linee di produzione su tre. A rischio ci sono dunque circa 48 lavoratori su 125. Ma le organizzazioni sindacali, rappresentate dal Antonio Famiglietti (Fillea Cgil), Mennato Magnolia (Filca Cisl) e Carmine Piemonte (Feneal Uil) hanno inteso fissare alcuni paletti.
Innanzitutto sui licenziamenti. A tale proposito hanno ribadito che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali dovrà servire a tamponare l’emergenza causata dalla crisi del mercato ma non dovrà portare alla perdita di posti di lavoro. Quindi, le forze sociali hanno rivendicato la necessità di regolamentare l’utilizzo della cassa integrazione, evitando un uso improprio e favorendo una idonea rotazione delle maestranze sulle linee. Per finire, Famiglietti, Magnolia e Piemonte hanno chiesto all’unisono maggiore chiarezza all’azienda, tanto sulle scelte future quanto sull’utilizzo dei lavoratori delle cinque ditte esterne presenti nella Novolegno. Prioritario, in base alle loro indicazioni, dovrà essere l’impiego dei lavoratori in forza allo stabilimento.
Nel frattempo, i sindacati di categoria incontreranno mercoledì le maestranze per concordare il da farsi e sondare i loro umori. Quindi, dovrà essere fissato un nuovo confronto in Confindustria con la proprietà.