Noi Sud, Iannaccone: “Lombardo ha tenuto una linea politica confusa”

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“Diamo vita al partito del Sud autonomista e federalista perchè all’interno dell’Mpa, Raffaele Lombardo ha tenuto una linea politica confusa e di apertura nei confronti del Pd che ci portava in netto contrasto con quanto detto ai nostri elettori”. Così Arturo Iannaccone che, in una intervista rilasciata all’agenzia il Velino, spiega le ragioni della rottura con l’Mpa di Raffaele Lombardo per creare un nuovo movimento autonomista meridionale, ‘Noi Sud’, che domani alle 11,30 sarà presentato nella sala del Mappamondo alla Camera.

Il movimento fa capo al sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti e ne faranno parte, oltre a Iannaccone, i deputati Elio Belcastro (Calabria), Antonio Milo (Campania) e Luciano Sardelli (Puglia). Tutti espulsi dalla componente Mpa del gruppo misto di Montecitorio che si riduce così a solo quattro componenti (Carmelo Lo Monte, Angelo Lombardo, Roberto Commercio e Federico Latteri) tutti siciliani e fedelissimi al governatore Lombardo. Iannaccone precisa subito che ‘Noi Sud’ alle regionali di marzo presenterà proprie liste e “… farà apparentamenti con il Pdl in tutte le regioni meridionali dove si vota”, a cominciare dalla Campania e “… compresa la Basilicata”.

“Perchè il nostro partito del Sud – spiega Iannaccone – non si nasconde dietro il dito delle alleanze variabili: solo con una forte alleanza con il Pdl e con il sostegno al governo Berlusconi si può risolvere l’annosa questione Meridionale”.

“La saldatura economica fra Nord e Sud – insiste – si ottiene solo rafforzando l’alleanza con il Pdl”. Il divorzio dall’Mpa è maturato proprio in Campania quando, ad ottobre Lombardo ha mandato il siciliano Giuseppe Pistorio a commissariare l’Mpa locale guidato da Scotti. “In Campania è stato messo in discussione il principio dell’autonomia che era la ragione fondativa dell’Mpa – lamenta Iannaccone – Facendolo Lombardo ha sconfessato se stesso”.

A peggiorare le cose è stata la decisione di Lomabardo, il 22 dicembre scorso, di sostituire Pistorio con una struttura commissariale capitanata dall’ex senatore Pd Riccardo Villari, che sarà anche il candidato presidente della Regione per l’Mpa alle elezioni di marzo. Il ribaltone in Sicilia – con il Pd pronto ad appoggiare il programma di riforme della Giunta Lombardo ter – e i preannunciati accordi con il centrosinistra nelle regioni chiamate al voto, hanno fatto il resto. Al livello nazionale i fuoriusciti contestano a Lombardo di aver tenuto una condotta dannosa per le regioni del Mezzogiorno, costringendo più volte i parlamentari a tenere una condotta ambigua come nel caso del ‘non voto’ sulla Finanziaria: “Con la finanziaria avevamo ottenuto risultati importanti per il Sud – conclude Iannaccone – nonostante questo ci è stata imposta una linea contraddittoria”.

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