Aumenta il malcontento in Noi Sud, strada facendo il partito sta perdendo referenti sul territorio, o meglio coloro che dalla prima ora avevano abbracciato il progetto di Arturo Iannaccone. A questo si aggiunge anche l’amarezza della non risoluzione dei problemi di competenza della Provincia nonostante la rappresentanza del partito in seno al consiglio provinciale . In sintesi è questo il tenore della lettera che Isacco Luongo ed il circolo “Don Milani” di Santa Paolina ha scritto al leader del partito Iannaccone per comunicare la fuoriuscita da Noi Sud. “Decidiamo ad unanimità di uscire dal partito, è il motivo è molto semplice, il partito di cui lei è segretario, non ha fornito le risposte adeguate alla sua base elettorale e né tanto meno, al nostro territorio. Con molto rammarico, in nome e per conto di quelle trentacinque famiglie che avevano dato il consenso a collaborare con il nostro circolo, nel nostro comune, devo comunicare che non siamo più disposti a sostenere nessun impegno nei confronti di tale partito. Questa decisione vanifica ogni sforzo compiuto dal sottoscritto, che in questi anni ha sempre cercato di combattere quella naturale deriva popolare che sentendosi abbandonata dalle istituzioni manifestava il suo disagio portando consensi nelle file delle sinistre antagoniste. E visto l’evolversi degli eventi, credo che tale scelta, non sia più evitabile. Qualunque campo lasciato incolto, produce spine, e quando queste si potranno esprimere vedremo insieme il risultato che la sua azione politica ha prodotto per il nostro Sud. L’unica cosa su cui posso contare è sul buon senso della mia gente, ma se questo dovesse risultare ombrato da rivalse o delusioni, e per i troppi giovani diplomati e senza lavoro, allora non posso che prendere atto che il pericolo rosso è proprio dietro l’angolo. Ed ora la saluto e saluto dunque tutti gli amici di partito, e voglio ringraziare ognuno di loro per aver trattato il sottoscritto come un corpo estraneo. Se mi sono espresso solo ora, evidentemente questo è dovuto al fatto, che alla sede del suo partito, si parla solo di vacanze, di auto e di orologi. Così i problemi della mia comunità ho sempre dovuto riportarmeli a casa irrisolti ed inascoltati. E trovo abbastanza curiosi quei manifesti della scorsa campagna elettorale, quelli dove sta scritto “NOI-SUD, il partito che ascolta”, le do un consiglio, li faccia cambiare perché non sono in regola con la linea del Suo partito” i punti salienti nel lungo documento.
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