‘Noi Riformatori’ si tinge di socialismo. Mozione per Berlusconi

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Ieri alle ore 10.00 presso la sala “Colonne” della Camera dei Deputati si è tenuto il Consiglio Nazionale dei Riformatori Azzurri. Hanno partecipato Francesco Colucci, già Questore Vicario della Camera dei Deputati e Presidente Nazionale di “Noi Riformatori”, gli onorevoli Antonino Foti, Sabatino Aracu, il senatore Gaetano Quagliariello, gli onorevoli Ernesto Irmici, Alessandro Colucci, Pasquale Vessa, il Direttore di “Critica Sociale” Stefano Carluccio, il Segretario Nazionale Renzo De Biase, già Capo Gruppo Pdl al Comune di Milano e tutti i rappresentati delle varie Regioni. Le istanze degli iscritti della provincia di Avellino sono state rappresentate dai Consiglieri Nazionali Orazio Sorece e Giuseppe Covino. Sorece ha evidenziato il difficile rapporto di convivenza con la classe dirigente del PDL della provincia di Avellino. Anche questo tema è stato evidenziato nella mozione, che verrà consegnata direttamente al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da una delegazione composta da un gruppo di Dirigenti Nazionali rappresentata da Colucci. Con la Mozione i Riformatori Azzurri chiedono al Presidente Silvio Berlusconi e ai Coordinatori Nazionali del PDL di prevedere e garantire una attiva presenza, negli organi dirigenti del partito, di una rappresentanza del movimento per conferire un riconoscimento alle attività e all’operato dei militanti e dei dirigenti di Noi Riformatori. Dopo l’approvazione, ad unanimità, della mozione è stato trattato il secondo ordine del giorno riguardante la federazione del Movimento “Noi Riformatori” con la Fondazione Magna Carta del senatore Gaetano Quagliariello, la Fondazione Riformismo e Libertà del onorevole Cicchetto e la Fondazione Giuseppe Saragat.. E mentre si è registrata l’immediata adesione di Critica Sociale al Movimento, nel contempo, si prospettano future collaborazioni con i Circoli “La Discussione” dell’onorevole Catone Giampiero. Proprio in virtù delle nuove adesione è stato deciso di modificare la denominazione da “Noi Riformatori Azzurri” a “Noi Riformatori”, con il fine di voler far confluire tutte le anime socialiste di destra e di sinistra del Movimento, che si sta strutturando e rafforzando a livello nazionale.

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