Salerno – I dettagli dell’operazione “Wolf” sono stati illustrati, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno. L’incontro con gli organi d’informazione è stato presieduto dal Maggiore De Maio e dal Gip Giovanna Le Rose. “Il blitz antidroga è l’epilogo di un’attività investigativa avviata alla fine del 2003: al centro dell’indagine – come ha spiegato il Maggiore De Maio (come si evince dalla nota pubblicata sul sito ufficiale della Benemerita) – il rapporto ‘lavorativo’ tra un esponente di spicco della criminalità di Pontecagnano, Roberto Boccalupo, e i due capi dei Clan ‘Di Lauro’ e ‘Vangone-Linelli’ ritenuti i fornitori della sostanza stupefacente, nella fattispecie hashish e cocaina”. Indagini che hanno permesso di sgominare, all’alba di oggi, un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. La sede centrale del sodalizio era Pontecagnano Fiano. Dalla città salernitana il Boccalupo sarebbe riuscito a estendere la propria attività non solo in Campania e in modo particolare nelle province di Napoli, Avellino e della stessa Salerno ma anche fuori regione, ovvero a Siena. In due anni l’associazione criminale avrebbe messo sul mercato, sempre secondo quanto è emerso dalle indagini, ben 120 chilogrammi di hashish e quindici chilogrammi di cocaina. Un mercato che avrebbe arricchito le casse del sodalizio: basti pensare che un panetto di hashish del peso di 250 grammi veniva ceduto alla ‘modica’ cifra di 300 – 400 euro mentre ogni grammo di cocaina veniva venduto a 70 euro. A ‘smascherare’ il sodalizio sono state le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che avrebbe raccontato alla Direzione Distrettuale Antimafia alcuni particolari: il tossicodipendente o il pusher inadempiente nei pagamenti rischiava di diventare oggetto di attentati o di pestaggi da parte del sodalizio. Tra i collaboratori dell’associazione a delinquere anche il 24enne Antonio G. ed il 22enne Michele G., entrambi di Solofra, che avrebbero ricoperto però un ruolo marginale nell’attività illecita: avrebbero fornito droga ai loro clienti. L’Arma non esclude che ci possa essere un secondo filone di indagini e, quindi, nuovi e clamorosi sviluppi. (di Emiliana Bolino)
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