Morra De Sanctis, la proposta di Grippo per il castello

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Francesco Grippo, consigliere comunale a Morra De Sanctis lancia una proposta: Ora che la ricostruzione del castello ( XI sec) – di proprietà del Comune a seguito della munifica donazione della famiglia Biondi-Morra – è quasi ultimata, occorre pensare seriamente al suo razionale e condiviso utilizzo. Il grande sforzo economico fatto dallo Stato per rendere fruibile l’antico maniero deve poi tradursi in concreta occasione di crescita per l’intera collettività. Il fatto che alcune stanze siano già occupate dall’università telematica ‘Guglielmo Marconi’ è un segno positivo che lascia ben sperare anche e soprattutto in vista di una ricaduta economica – che mi auguro pregna e duratura – su tutta la comunità di Morra. La storia della famiglia Morra e dei suoi illustri personaggi a ben ragione possono fare da degna cornice all’intero progetto: dai papi Gregorio VIII e Vittore III ai cardinali, dai generali e magistrati Roffredo Epifanio e Arrigo Morra ai poeti Giacomino Pugliese e Isabella Morra di Favale, l’odierna Valsinni. Il filo conduttore dovrebbe essere un’offerta che si sposi e si integri perfettamente ed inscindibilmente con la cultura intesa nel senso più ampio del termine, approfittando anche della prossimità della chiesa madre dei SS. Pietro e Paolo e della casa natale di Francesco De Sanctis. Al visitatore bisognerebbe offrire, a prezzi competitivi, un pacchetto ‘culturale-gastronomico’ percepito come un ‘unicum’e che non dovrebbe avere eguali nei paesi limitrofi. Per poter raggiungere tali obiettivi, le mie concrete proposte sono: – adibire i locali esposti ad est del piano terreno a sale per la ristorazione dove servire piatti tipici e soprattutto il famoso baccalà proposto nelle molteplici e conosciutissime varianti morresi. Nel contempo bisogna anche allestire un locale per la vendita di prodotti locali; – i locali del primo piano, invece, devono ospitare ‘la cultura’. Prima di tutto occorre spostare l’antiquarium dai due angusti locali del palazzo comunale dove è attualmente allogato a locali più idonei presenti nel castello. Va ricordato che l’antiquarium, inaugurato il 23.6.2007, per la tipologia dei reperti ivi custoditi e risalenti anche alla cultura Oliveto-Cairano dei secoli VII-V a.C., ha ottenuto, nel 2009, lo ‘status’ di museo di interesse regionale; – creazione di una biblioteca mondiale desanctisiana dove custodire e mettere a disposizione degli studiosi tutto ciò che è stato scritto e si scriverà sul De Sanctis, con l’indispensabile ausilio dell’informatica; – istituire un premio annuale da assegnare ad uno studente della Comunità Economica Europea che svolgerà la propria tesi di laurea su uno dei poliedrici aspetti della personalità di Francesco De Sanctis. Ovviamente il baricentro culturale del’intera operazione dovrà essere Morra e il suo castello; – dedicare alcuni locali alla storia di Morra attraverso la fotografia: dagli uomini illustri agli aspetti di vita sociale e religiosa, dalla Morra di una volta alla Morra d’oggi. Una sezione a parte dovrebbe poi essere dedicata alla storia dell’emigrazione morrese sia transoceanica che europea ed un’altra al sisma del 23.11.1980. Il tutto poi con puntuali riferimenti storici e documentali. All’interno di questo percorso culturale il visitatore dovrebbe avere la possibilità di acquistare souvenirs di Morra quali cartoline, cappellini, magliette, ecc… ma anche e soprattutto gli scritti di Francesco De Sanctis e tutte le pubblicazioni che nel corso degli anni sono state edite incentrate su Morra e la sua storia. E’ abbastanza singolare che nel paese di Francesco De Sanctis nessuna amministrazione comunale si sia preoccupata di raccogliere e custodire gelosamente in una teca tutte le predette pubblicazioni. Il settore gastronomico dovrebbe essere affidato agli operatori locali mentre quello più strettamente culturale, in primis, ad una cooperativa di giovani morresi”.

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