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Montoro Unita, SeL: “L’unione non è ancora… donna”

“Nel dibattito , e in tutto ciò di “pubblico” che in questi giorni ruota intorno al Referendum consultivo del prossimo 26-27 maggio e alla Fusione delle 2 Montoro , è mancato uno spunto di riflessione che ci permettiamo di proporre all’attenzione dei cittadini : la questione femminile , o meglio ancora lo scarso rilievo attribuito alla presenza della donna e alla sensibilità femminile nell’attuale panorama socio-politico montorese”. Così in una nota il Circolo SeL Montoro.

“Eppure sono settimane che a livello nazionale(e non vogliamo qui parlare del terribile dilagare delle violenze fisiche) emergono le problematiche relative, ad esempio, alle difficoltà che quotidianamente le donne trovano nell’accedere ad un impiego o ad una carica pubblica o nel realizzarsi pienamente in essi,nel conciliare impegni familiari e lavorativi; si parte da una realtà che vede spesso l’affermazione di forme di violenza, egoismo , sopraffazione e mercificazione a danno dei più deboli, che assumono di volta in volta l’aspetto dell’emarginato , dell’immigrato , del disabile o, appunto, della donna. Se guardiamo alle Istituzioni locali come ad uno specchio della comunità che le esprime, non si può partire che da un dato inconfutabile e preoccupante : la presenza femminile è ridotta al lumicino ; sui 32 consiglieri comunali dei due Municipi (34 se consideriamo i Sindaci) troviamo solo due donne (una per comune) , entrambe nei gruppi di minoranza. Ma la cosa più grave è che in entrambe le Giunte comunali le donne sono del tutto assenti, in palese violazione della normativa costituzionale ed ordinaria sulle pari opportunità,non sfruttando lo strumento dell’assessore esterno, che ad esempio a Montoro Superiore in passato è stato nominato , ma sempre di sesso maschile. E stiamo parlando di norme cogenti, quali l’art. 51 della Costituzione Repubblicana e il decreto legislativo 198 del 2006. In altre parole l’insieme delle regole dettate per garantire parità di accesso e di effettivo esercizio di funzioni e cariche pubbliche non sono una mera enunciazione di principio, un obiettivo programmatico da raggiungere in un futuro più o meno prossimo. La Costituzione e le leggi impongono precisi obblighi ,qui e adesso , di rimozione di ogni ostacolo e di garantire nei provvedimenti amministrativi, nel nostro caso nella formazione della Giunta Comunale, la partecipazione concreta delle donne anche negli organi di Governo locale. La normativa in materia non ha lo scopo di garantire un astratto egualitarismo tra uomo e donna , che sarebbe offensivo anche per il presunto soggetto debole, ma di assicurare anche nel campo dell’azione amministrativa e di governo, a tutti i livelli, quel patrimonio umano , professionale , culturale , di sensibilità che solo l’universo femminile può portare in dote, come del resto già avviene, anche a Montoro, nelle imprese, nella scuola nelle famiglie e nel volontariato. Ritornando in ambito locale, sarebbe una mancanza imperdonabile da parte di chi amministra la cosa pubblica a Montoro privare il Governo del territorio e quindi tutta la comunità dell”altra metà del cielo” , a maggior ragione in questo momento , ad un passo dalla storica unificazione. Sinistra Ecologia e Libertà chiede ufficialmente ai sindaci di Montoro Inferiore e Superiore di nominare da subito almeno un assessore donna in ciascuna delle municipalità ; così facendo rimuoverebbero un motivo di annullamento dell’atto di nomina delle giunte (su questo la giurisprudenza è quasi unanime) e compirebbero un gesto di grande valore politico in vista della sospirata Montoro Unita”.

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