Nel Santuario del Santissimo Rosario di Avellino è stata celebrata la festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. Un momento intenso di devozione e riconoscenza, durante il quale il vescovo Arturo Aiello ha rivolto un sentito ringraziamento ai Caschi Rossi, definendoli “eroi del quotidiano, vicini alle persone”, sottolineando la loro presenza costante nei momenti di difficoltà della comunità.
La celebrazione è stata anche occasione per fare il punto su un anno particolarmente complesso, come evidenziato dall’ingegnere Renato Di Meo, vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Avellino: “Anno particolarmente impegnativo soprattutto nella stagione estiva, che si è rivelata eccezionalmente gravosa, con un intensissimo sforzo nel fronteggiare i numerosissimi incendi di vegetazione. Pur non essendosi registrate emergenze di vasta portata a livello nazionale, sia a livello regionale che provinciale le nostre squadre sono state impegnatissime, come d’altronde accade ogni anno”.
Tra le criticità più rilevanti resta la situazione della strada per il santuario di Montevergine, interessata dalla frana. Su questo punto Di Meo ha chiarito: “Siamo in attesa di ricevere dalla Provincia gli esiti di un ulteriore approfondimento tecnico. Tale perizia è cruciale per stabilire la resistenza ai carichi del tratto di strada provinciale interessato dall’evento franoso. L’obiettivo primario rimane quello di ripristinare almeno la corsia interna a senso unico alternato entro le festività natalizie”.
Il vicecomandante ha poi spiegato con precisione tecnica la natura del dissesto: “C’è stato uno scivolamento superficiale del materiale di ricoprimento della roccia. Tale fenomeno, aggravato dalle pendenze particolarmente significative, ha innescato una rapida colata che ha poi interessato i tratti viabili a quote inferiori. I due tornanti interessati – per un totale di quattro tratti sulla strada provinciale – sono stati oggetto di una pronta pulizia della sede stradale. Prima del ripristino della viabilità non può prescindere dal preliminare e rigoroso accertamento della resistenza al carico, almeno per quanto riguarda i mezzi più leggeri”.
Un passaggio fondamentale, conclude Di Meo, perché: “Non si tratta di una mera questione di ripristino del manto stradale; è imprescindibile la messa in sicurezza del costone, sia a monte che a valle dei tratti interrotti”.
