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Montefusco (Sel): “Centro storico non sia area militarizzata”

“Mi ha molto colpito che ad intervenire sulle vicende del centro storico, ormai punto di sofferenza profondo della città, sia stato, per primo, l’assessore alla mobilità e alla sicurezza Ruberto. Quello che i commercianti e i cittadini di quell’area chiedono ormai da tempo, infatti, non è certo un’aera militarizzata, ma un progetto di riqualificazione complessiva di quella zona. Se si pensa a quanto accade in cittadine, per storia e caratteristiche simili ad Avellino, si osserva con evidenza che i centri storici rappresentano il cuore, l’identità, i luoghi più dinamici e vivi di quelle città. Ad Avellino evidentemente non è così, ed assistiamo al paradosso di un centro storico “periferia” della città. L’abbandono in cui versa la Dogana è solo una delle immagini del degrado di quell’area. Occorre ripensare il ruolo del centro storico della città rilanciandone il commercio, l’attività di artigianato, valorizzandone e custodendone il patrimonio storico e culturale, mettendo a “sistema” e riqualificando un’area che va dalla Dogana a Piazza Castello, le cui condizioni sono sotto gli occhi di tutti. Un quartiere che non vive, senza anima e senza prospettive, non potrà essere nemmeno sicuro. Si faccia pure ciò che è necessario per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e dei commercianti del centro storico, partendo da una adeguata illuminazione, ma è tempo di assunzioni di responsabilità più serie e complessive. Se ne occupi al più presto il Consiglio Comunale della città. Per dirla con Tacito: “Hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace”. Il centro storico della città ha bisogno di una “pace” che non sia deserto, ma vita, identità, incontro tra memoria e futuro”. E’ la nota di Roberto Montefusco Coordinatore cittadino Sinistra Ecologia e Libertà.

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