Dopo essere rimasto in silenzio per quasi tutta la durata dalla campagna elettorale, l’assessore provinciale Giuseppe Del Mastro nonché candidato al Consiglio comunale di Monteforte, sceglie di rispondere per le rime ai detrattori del candidato a sindaco nella sua lista, e primo cittadino uscente Antonio De Stefano. E lo fa difendendo l’attuale cittadino numero uno dalle accuse di mutismo mosse soprattutto dalla coalizione guidata da Angelo Montuori:
“Più che una comparsa – si legge in una nota ufficiale – il candidato a sindaco Antonio De Stefano ha dimostrato di essere un candidato attivo, parlante e conoscitore della pratica amministrativa. Poco si è detto del confronto tra i tre candidati a sindaco di questa competizione elettorale, perché poco o nulla c’è stato da obiettare sulle affermazioni-risposte di De Stefano, il più puntuale dei tre. Oggi si tira in ballo la somiglianza fisica con l’attore, che ha interpretato il sergente Garcia in una storica, famosa serie televisiva di Zorro, per schernire un competente amministratore, un protagonistadell’Amministrazione comunale montefortese. Non mi meraviglia più niente, tantomeno quest’ultima “sceneggiata” del Centrosinistra per Monteforte, co-guidato da un corvo che si atteggia a pavone e da una candidata, che è rimasta trincerata per venti anni, dietro il recinto della propria abitazione. Zorro si trincerava e si nascondeva dietro una mascherina nera, allo stesso modo,il Centrosinistra per Monteforte chiede con la sua candidata,un vero e proprio oggetto misterioso per i suoi stessi concittadini, il consenso sulla base di un programma… da scrivere. Non si può condurre una campagna elettorale, presentando il libro dei sogni; le elezioni non si vincono, basandosi sulle apparenze e sui discorsi teorici, bensì sulle concretezze e sulla esperienza amministrativa. Tevere e D’Acierno dovrebbero essere meno Roger e Jessica Rabbit e capire che amministrare è una cosa seria e non uno scherzo del momento, il passatempo di maggio. Che dire, invece, del Castello, che, non contento di aver come” testa d’ariete” un onorevole regionale in lista, chiede aiuto e sostegno per i propri consensi a Miccichè? In mancanza di argomenti validi e concreti da proporre ai montefortesi si ricorre all’onorevole di turno. Montuori, in affanno, si affida ai “pezzi da novanta”, al super eroe per caso, che, catapultato in una realtà che non conosce,viene esibito per racimolare il consenso dell’ultim’ora,facendogli recitare la promessa d’interessamento per l’ultimazione della caserma dei carabinieri a Monteforte. Un noto spot televisivo diceva: “diffidate gente, diffidate dalle imitazioni”. Iocredo che sia giunto il momento di non considerare chi vede le elezioni amministrative come un gioco, uno spettacolo o, peggio ancora, un’occasione per prendere in giro i propri concittadini edecidersi a votare chi davvero conosce e ama il proprio territorio ed ha deciso di scendere in campo per tutelare il futuro dei montefortesi”.