Montecalvo Irpino – Eran (circa) 300, eran (quasi tutti) giovani e forti… Non si tratta della celebre poesia del Mercantini, ma la sciagurata odissea dei 350 che, partiti alle 14:45 da Roma a bordo di un Eurostar con destinazione Bari ore 18:48, sono rimasti bloccati per due ore nella stazione di Montecalvo Irpino, al freddo e al gelo, in attesa che da Napoli arrivassero i pullman sostitutivi delle Fs.
Erano le 17 di oggi quando il convoglio si è fermato. Il treno aveva appena superato la stazione di Montecalvo-Buonalbergo-Casalbore quando il macchinista ha comunicato ai passeggeri di un improvviso stop alla corsa causa “verifica al materiale”. E’ così che i 350 passeggeri a bordo della Frecciarossa sono stati gentilmente invitati a scendere dal treno e ad adagiarsi sulla banchina della piccola stazioncina. Intanto a Montecalvo cala il buio, e col buio la pioggia e il freddo molto comune in questa stagione a queste latitudini. Donne, anziani, bambini, tutti costretti all’addiaccio, senza la possibilità di usufruire del bagno o di qualsivoglia servizio. Da par suo, il sito Ferrovie dello Stato riportava come ‘cancellato’ il treno ‘fermo ai box’ di Montecalvo.
L’EPILOGO – Alle 19 circa la svolta. Da Napoli sono arrivati 6 autobus per far terminare il viaggio agli utenti sfortunati del treno partito da Roma. Tra i passeggeri anche i deputati pugliesi Michele Bordo (Pd) e Angelo Cera (Udc). “E’ inaccettabile – dice Bordo – che sulla tratta ferroviaria che collega la Puglia alla capitale viaggino treni tanto usurati da guastarsi un giorno sì e l’altro pure, costringendo i passeggeri a vere e proprie odissee non comprese nel salato prezzo del biglietto”. Di “… ennesima riprova del pessimo stato in cui si trovano le linee ferroviarie del Sud” parla anche l’on. Angelo Cera. “Io e tutti i passeggeri, fra cui bambini piccoli e anziani, – racconta Cera – siamo stati invitati a scendere dal treno senza però avere nessun tipo di assistenza nè la possibilità di ripararci dal freddo poichè la stazione ferroviaria di Montecalvo Irpino è chiusa”.
Il gusto di oggi si aggiunge ai tagli operati da Trenitalia su diciotto treni regionali da e per Bari. “Ecco un altro, grave e palese segnale del disinteresse dell’azienda ferroviaria nei confronti dei territori meridionali”, continua Bordo che annuncia un’interrogazione parlamentare sul caso.
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