Tranquillo ma con una punta di amarezza è mister Colomba che, nell’incontro con gli organi d’informazione, ha più volte evidenziato come i cross dei lupi non siano arrivati agli attaccanti. “Abbiamo cercato di sfruttare la nostra superiorità numerica contro una squadra che invece era in campo con dieci giocatori. Abbiamo forzato. Abbiamo raggirato l’ostacolo ma ciò nonostante non siamo riusciti a finalizzare”. Alla domanda, cosa è mancato all’Avellino, l’allenatore biancoverde sinceramente ha risposto “..il goal!”. Rivolgendosi al Mantova ha sottolineato come gli uomini di mister Di Carlo siano “…tecnici e pratici ed è per questo che ho dovuto fare ricorso all’agilità e non alla tattica. Abbiamo sfondato due o tre volte con Rastelli ma… è mancato un pizzico di fortuna in fase conclusiva. La squadra, comunque, sta acquisendo una sua mentalità, una sua identità ma, purtroppo, finora è riuscita a mostrare ben poco. Stiamo crescendo, comunque. Non possiamo sentirci soddisfarti per non essere usciti sconfitti con la capolista. Il campionato è ancora lungo. E’ duro. Dobbiamo, dunque, continuare a lavorare e a lottare per poi finalizzare in campo”. Ritornando sull’inferiorità numerica del Mantova, Colomba dichiara: “Una volta rimasti in dieci, non aveva più senso il lancio lungo. Ed è per questo che abbiamo cercato di mettere gente che giocasse anche palla a terra sulla destra con Rastelli, sulla trequarti con Leon, a sinistra con Altobelli. L’Avellino ci ha provato, ma con una squadra tutta chiusa nella propria metà campo non è semplice trovare spazi. Oggi all’Avellino è mancato solo il goal per battere la capolista perché in campo la partita l’ha interpretata davvero bene”.
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