C.V., 59enne di Mercogliano, dovrà scontare altri tre anni e sei mesi di carcere. L’uomo, accusato dell’omicidio di Acquafidia, ha ottenuto il benefico degli arresti domiciliari. Sono stati gli agenti della squadra mobile di Avellino a notificare il provvedimento giudiziario all’uomo accusato di omicidio volontario. Il delitto avvenne il 27 agosto del 92: da una lite per futili motivi nei pressi di una fontana scaturì l’aggressione nei confronti di una comitiva di napoletani colpiti con coltelli e motosega. Un ragazzo di 20 anni perse le vita a causa delle gravi ferite riportate nella rissa.
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