Mercogliano – Ex Ipai: sulla questione interviene Michele Caiazzo consigliere regionale dei Ds che esprime “soddisfazione per le dichiarazioni dell’assessore regionale Vincenzo De Luca sulla vicenda del Centro Oncologico di Mercogliano”. “Un Centro per la cui realizzazione, alla fine degli anni novanta – ha proseguito Caiazzo – sono stati spesi miliardi delle vecchie lire e che incredibilmente non è stato ancora aperto. Ci sono le strutture, c’è l’edificio e per altro la Provincia di Avellino, attualmente proprietaria dell’immobile, si è dichiarata disponibile a sostenere le spese di gestione ma il Centro non è stato ancora aperto. E’ necessario mantenere aperta la vigilanza su questa vicenda nell’interesse della collettività per arrivare all’apertura del Centro. Nel mese di luglio ho effettuato un sopralluogo all’ex Ipai. Le istituzioni pubbliche della nostra regione, a cominciare da quelle locali della provincia di Avellino e l’Istituto Pascale, non farebbero una bella figura se questo progetto dovesse impiegarci molti anni per decollare”. Dunque “l’augurio – ha concluso Caiazzo – è che dopo quanto detto da De Luca, nel giro di qualche mese si possa giungere ad una soluzione concreta”. E intanto ieri sera consiglio comunale a Mercogliano con all’ordine del giorno il centro oncologico irpino che ha visto la partecipazione anche se non diretta del sindaco di Sperone Salvatore Alaia da sempre in prima linea su questa questione. In una lettera indirizzata al primo cittadino Tommaso Saccardo, facendosi portavoce dei sindaci di Baiano, Sirignano, Quadrelle, Mugnano, Marzano di Nola, Lauro, Moschiano, Quindici, Domicella, Pago Vallo Lauro, Taurano, Chianche, Volturara, Pratola Serra, Montoro Inferiore, Montoro Superiore, Atripalda, ha detto la sua. “Malgrado le iniziative – si legge nella missiva – che di volta in volta hanno connotato l’agire della politica, senza peraltro catalizzarsi omogeneamente e secondo una logica di colloquialità univoca tra i diversi attori ai vertici istituzionali, riteniamo che oggi il sentimento dominante è costituito da un profondo senso di sfiducia ed è perciò forte l’amarezza per una questione ancora irrisolta. Una questione oggi più che aleatoria tanto quanto le respinsabilità di chi dovrebbe invece battersi per avviare a regime l’attività di questo centro che potrebbe rappresentare un punto di eccellenza nella lotta contro il tumore. Si tratta di una battaglia per la vita, per i diritti alla salute di tanti bambini a cui siamo tenuti sul piano etico e morale a regalare almeno il sorriso. Sarebbe giusto e doveroso che ogni esponente politico irpino in seno alla rispettiva istituzione, si ricordasse di questo impegno che non può attendere oltremodo di essere attivato in quanto rappresenta una progettualità non solo per il territorio dell’Irpinia ma per l’intera regione e speriamo per l’intero Paese. E’ il momento di capire e agire a difesa del Crop, a difesa della storia e di una identità, a difesa dell’idea di chi ha intuito l’importanza dell’Ex Ipai, a difesa del diritto alla salute, di chi a tutela della propria vita può solo imbracciare lo scudo della speranza”.
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