AVELLINO- Il Tribunale del Riesame di Napoli ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare nei confronti del commercialista Pasquale Vuolo, avanzata al termine dell’udienza che si è svolta stamane davanti ai giudici dell’Ottava Sezione del Tribunale della Libertà. La richiesta avanzata dai legali del commercialista, gli avvocati Enzo Di Vaio e Alberto Biancardo, che già avevano ottenuto una scarcerazione per un difetto di notifica circa una settimana fa, annullata poi da una nuova misura cautelare emessa ad horas dal Gip del Tribunale.di Avellino Giulio Argenio su richiesta del pm.che conduce le indagini, il sostituto procuratore Vincenzo Russo.
L’INCHIESTA
I fatti ricostruiti dai militari del Gruppo Avellino del Comando Provinciale della Guardia di Finanza risalgono al 2021. I fondi percepiti vennero stanziati nell’ambito dei decreti Sostegni e Sostegni bis: prevedevano un’erogazione diretta dei contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle entrate in favore degli operatori che ne avevano fatto istanza. Le indagini, però, hanno accertato che i professionisti avevano posto in essere un “articolato sistema di frode – evidenziano dalla procura irpina – al fine di ottenere il beneficio in questione, attraverso la presentazione di istanze, da parte delle società coinvolte, nelle quali veniva dichiarata falsamente una flessione media mensile del fatturato tra gli anni 2019 e 2020, che ha consentito poi di percepire illecitamente contributi per un importo complessivo pari a 1.190.968 euro”.Gli accertamenti hanno anche permesso di verificare che le società coinvolte a supporto delle istanze avevano presentato dichiarazioni integrative fiscali ai fini IVA ed imposte dirette, in rettifica di quelle originariamente presentate per gli anni d’imposta 2019 e 2020, nelle quali avevano riportato dati non veritieri, indicando, per ogni società, un volume d’affari di circa 9 milioni di euro, “solo per creare e dimostrare artificiosamente una flessione media del fatturato di circa 750 mila, tra l’anno 2019 e l’anno 2020”