Irpinianews.it

Maxitruffa dei sinistri nel Vallo, stessa persona coinvolta in sedici incidenti in un anno

VALLO LAURO- Sedici incidenti solo nel 2019, cinquantuno incidenti in cinque anni. La media di un incidente al mese per una dei 133 indagati nell’inchiesta di Commissariato di Polizia di Lauro e Procura della Repubblica di Avellino, che ha portato all’ applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’ avvocato trentanovenne Antonello Leone e del broker assicurativo Massimo Leone e di Giuseppe Graziano per associazione a delinquere finalizzata alle frodi assicurative. E’ uno dei dati che consegna uno spaccato allarmante sul fenomeno delle frodi assicurative, che nella sola inchiesta degli agenti agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi ha portato a contestare ben 59 incidenti per gli inquirenti totalmente inventati, anche grazie a quella che viene definita “la logistica del sinistro” così si richiama la disponibilità di terreni a Pratola Serra, Mercogliano e San Valentino Torio di amici dei principali indagati, che erano utilizzati per inscenare gli incidenti falsi, in buona sostanza terreni dove venivano eseguiti i rilievi fotografici sulle vetture, anche quelli che il Gip Claudio Tringali nelle 218 pagine della misura cautelare che ha firmato, ha definito “improbabili”, ovvero tra mezzi terrestri, per lo piu’ macchine agricole e barche. La Polizia non era rimasta a guardare, perche’ come e’ noto, nel corso dell’ indagine si era giunti all’emanazione di 30 provvedimenti di revoca del titolo di guida dal momento che diversi indagati risultavano coinvolti in 40 sinistri in un solo anno facendo, cosi, sorgere dubbi sulla persistenza nel conducente dei requisiti fisici, psichici e tecnici prescritti o dell’ idoneità tecnica. Una misura che neppure aveva fatto totalmente desistere il presunto sodalizio, visto che come accertato dall’inchiesta, uno degli indagati, che ha ammesso la sua responsabilità e soprattutto il fatto che i sinistri fossero inventati, avrebbe preso parte a sedici sinistri, quindici dei quali avvenuti dopo la revoca della patente. In un’ occasione era contemporaneamente in malattia sul lavoro per una patologia cronica e coinvolto in un sinistro stradale. Ma non mancano altri casi particolari. Come i 32 incidenti in cui un altro indagato era coinvolto, in 31 come responsabile. E c’è chi nei cinque anni presi in considerazione dai dati acquisiti dagli agenti del Commissariato di Lauro aveva anche partecipato in ruoli intercambiabili (testimone, danneggiato o responsabile dei danni) in più di cinquanta incidenti, nello specifico 25 “ricorrenze” (come vengono tecnicamente definiti i dati sugli incidenti) come partecipanti e 26 quale conducente del veicolo. Ma ci sono anche dati di 23 sinistri come responsabile e numeri che dimostrano come gli stessi soggetti avessero da anni un ruolo nei vari sinistri messi in scena dal gruppo scoperto dalle indagini del personale agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi. Molti dei quali avvenuti anche nel 2017 e non contestati (perché il numero degli incidenti nel mirino degli inquirenti era 75) ed uno spaccato in cui la difficoltà economica per cui si ricorre all’escamotage della frode assicurativa diventa solo una scusa per perpetuare una vera e propria truffa seriale e vantaggi economici ai danni di compagnie assicurative ed implicitamente su chi paga la polizza Rca senza ricorrere ad espedienti o vere e proprie truffe. Aerre

Exit mobile version