La SLC CGIL di Avellino, ha il nuovo segretario provinciale. Si tratta di Maurizio Ramus, da sempre attivista sindacale della CGIL, con un lunga esperienza quale RSU Cgil in Telecom.
L’elezione è giunta su proposta dei centri regolatori, nell’ambito del comitato direttivo della SLC di Avellino, alla presenza del segretario generale regionale della SLC, Tommasini, del segretario nazionale, Pilato e del segretario provinciale della CGIL di Avellino, Petruzziello.
Ramus ha ottenuto l’85% dei consensi in sede di elezione, forte della lunga esperienza maturata nella SLC CGIL a livello regionale ed in una struttura articolata e complessa come la Telecom.
Maurizio Ramus, 51 anni, napoletano, dovrà anche regolare il processo di unificazione della SLC di Avellino e Benevento, nell’ottica di indirizzo delineata dalla recente conferenza di organizzazione della CGIL.
Con l’elezione di Ramus, alla guida della SLC, inoltre, continua e si rafforza l’impegno della CGIL di Avellino in un settore attraversato da importanti cambiamenti, considerando che la SLC è la categoria che si occupa dei lavoratori delle Telecomunicazioni in senso lato, dalle strutture consolidate e note quali il gruppo Poste Italiane, per passare ai colossi della ITC, senza escludere ai call center, nonché delle strutture dell’editoria e dell’informazione locale.
“L’ambito di attività della SLC – afferma il neo segretario Maurizio Ramus – ha subito più di ogni altro importanti cambiamenti, determinati sia dai nuovi assetti delle strutture, come le Poste ed i grandi gruppi dell’ITC, sia per la nascita di nuove forme contrattuali che interessano per esempio gli operatori di call center, ma anche il settore dell’informazione e dell’editoria, comparti, questi ultimi, attraversati da una profonda crisi economica che anche in provincia di Avellino, come è noto, ha determinato dolorosi episodi vertenziali. Discorso diverso – aggiunge Ramus – per quanto riguarda i call center, che negli ultimi mesi, in Irpinia, sono balzati ai disonori della cronaca, per le irregolarità e lo sfruttamento perpetrato ai danni dei lavoratori, molti dei quali altamente qualificati, che hanno dovuto subire trattamenti fuori legge. Proprio per i lavoratori dei call center sono in corso di definizione alcune novità riguardanti la clausola sociale da inserire nei contratti di passaggio di appalto. Per quanto concerne l’editoria e l’informazione – conclude Ramus – intendo avviare un rapporto di collaborazione diretto con gli operatori dell’informazione locale, nonché una proficua dialettica con le sigle sindacali storicamente rappresentative dei lavoratori del settore”.