ALTAVILLA IRPINA- La sentenza di primo grado era stata emessa nel gennaio del 2016, quella di Appello nel 2024. Nonostante sia passato meno di un anno per il giudizio in Cassazione, i magistrati della Sesta Sezione Penale non hanno potuto fare altro che dichiarare estinta per prescrizione la condanna a due anni e quattro mesi nei confronti di un sessantasettenne di Altavilla Irpina, difeso dal penalista Alberico Villani, che era stato condannato per maltrattamenti, prima dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino, nel gennaio del 2016, confermata dai giudici della Quarta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli, nell’ aprile scorso. Così seppure i primi due giudizi avessero stabilito che la condotta dell’uomo, aggravata dallo stato di ubriachezza avesse tutto il paradigma dei maltrattamenti in famiglia (reiterate condotte di minaccia e sopraffazione) a partire dalle offese abitualmente rivolte a moglie e figlie e alle minacce, del tenore: vi taglio la testa con l’ascia o vi brucio con la benzina, il processo, come rilevato tra i motivi sottoposti dal penalista Alberico Villani alla Corte di Cassazione, era già prescritto prima del giudizio di Appello. Ovvero, calcolate le sospensioni per le astensioni, sulla base che per il reato i termini di prescrizione, considerando anche l’aggravante non potessero essere raddoppiati (ovvero il doppio dei cinque previsti come massima pena) ma sette anni e mezzo. Dunque per il reato contestato fino al gennaio 2012, calcolate le sospensioni, la condanna intervenuta in secondo grado era già prescritta. Valutazione e motivo condiviso evidentemente dai giudici della Suprema Corte.
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