Un recente articolo comparso sul sito americano del New York Times pone l’attenzione collettiva sull’uso smodato dei dispositivi elettronici, in particolare smartphone e tablet, e sui rischi che si corrono nel loro scorretto utilizzo in termini di postura ed effetti sull’umore.
Si intitola “Your iPhone is ruining your Posture and your Mood” ed è stato redatto dalla professoressa Amy Cuddy della Harvard Business School. Si tratta di una lunga analisi delle ragioni per le quali tali dispositivi, sempre più adoperati anche da bambini e ragazzi, contribuiscano a rovinare non solo la postura ma possano avere effetti negativi anche sull’umore.
L’interrogativo che si pone la dottoressa è: quando ci si trova in un luogo pubblico e ci si guarda intorno, quante persone sono piegate sul proprio apparecchio? A quanto pare, troppe.
Nell’articolo si fa riferimento alla nozione sempre più attuale di “iGobba”, coniata dal fisioterapista neozelandese Steve August riferendosi proprio alla posizione che si assume quando, nella frenesia di controllare notifiche e portare avanti discorsi in chat, si inclina la testa di circa 60 gradi. Questo fattore spiegherebbe perché sempre più adolescenti siano oggigiorno interessati dal problema della gobba, o comunque da quell’atteggiamento di non riuscire a tenere il collo ben dritto.
Tutto deriverebbe da quotidiane cattive abitudini, se si pensa al numero di ore trascorse in questa posizione. Un problema dunque che i cambiamenti della società stanno trasferendo sempre più sui giovani, e non più legato, com’era in passato, solo agli anziani e alla naturale inclinazione della schiena dovuta all’età e all’inevitabile trascorrere del tempo.
La ricerca della studiosa americana non si ferma però solo all’aspetto prettamente fisico. La tendenza a stare ricurvi su se stessi, infatti, influenzerebbe in maniera negativa anche gli stati emotivi e psicologici. Sono tante le ricerche che dimostrano che lo stare curvi sia collegato all’essere apatici e poco vitali. Si fa riferimento in particolare a una analisi condotta dall’Associazione Psichiatrica Brasiliana per la quale i pazienti depressi avevano la tendenza più spiccata a piegare le spalle, tenere le braccia verso il centro del proprio corpo e inclinare in avanti il collo. Ma c’è anche uno studio condotto sugli studenti in Giappone che aveva evidenziato come l’assunzione di una posizione corretta, ovvero tenendo la schiena e il collo dritti, indicasse gli alunni con i migliori rendimenti scolastici.
La conclusione del discorso è un avvertimento a ricordare che quando si usa il proprio dispositivo elettronico con la postura incurvata questo potrebbe avere ripercussioni anche sull’umore e dunque sul comportamento. La postura fisica scolpisce anche quella psicologica e potrebbe essere la chiave di uno stato d’animo più felice e di una maggiore fiducia in sé stessi. Per questo motivo adoperando alcuni piccoli accorgimenti, come fare un po’ di stretching con il collo, tenere il dispositivo più alto con la mano oppure usare maggiormente l’auricolare, si potrebbero arginare eventuali danni.