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Lite in Via De Renzi, Passaro: non conta la nazionalita’, in citta’ un problema sicurezza

AVELLINO- “Le immagini, i video, le testimonianze che pubblichiamo ogni giorno sulle nostre pagine social non sono allarmismi: sono la realtà”. Lo spiega Massimo Passaro, avvocato e guida (perché i termini inglesi come leader non gli piacciono) dei “Cittadini in Movimento”.
Il gruppo da tempo, come spiega lo stesso avvocato Passaro: “supportato da residenti e cittadini attivi del territorio” sta “monitorando costantemente ciò che accade nel centro e nei quartieri della nostra città. E ciò che emerge è allarmante: un’escalation di violenza, degrado, spaccio”. E le segnalazioni sono tante. L’ultima in ordine di tempo e’ quella che arriva da Via De Renzi, con una lite tra due extracomunitari. “Piazza Kennedy, Via Serafino Soldi, Via de Conciliis, Via d’Italia, il centro storico ed aree nei pressi del Teatro, Ex Cinema Eliseo, Quartieri periferici e le aree limitrofe sono ormai diventate zone sensibili, nelle quali i cittadini si sentono soli, indifesi, dimenticati”. Il quadro delle attività delinquenziali non va sottovalutato. Passaro ci tiene però a precisare che “non importa la nazionalità di chi delinque – italiano o straniero – ma è ancora più inaccettabile che ci siano soggetti che, giunti nel nostro Paese, pensino di poter ignorare le leggi, senza rispetto per le regole che valgono per tutti, senza pagare il prezzo delle proprie azioni”. La realta’ documentata dalle immagini: ” dovrebbe far riflettere ogni cittadino onesto e ogni amministratore responsabile”. E proprio alla politica per la sicurezza in città che fa riferimento l’ avvocato Passaro: “L’amministrazione comunale uscente, recentemente commissariata, ha fallito-spiega- Ma il fallimento non riguarda solo gli ultimi cinque o sei anni. È il frutto avvelenato di trent’anni di malgoverno, di una politica incapace di garantire sicurezza e vivibilità. Sono stati spesi migliaia di euro per costituire una “camera di controllo” (la control room, ma abbiamo già detto che i termini stranieri non sono usati da Passaro) che, sulla carta, avrebbe dovuto sorvegliare il territorio attraverso un sistema di videosorveglianza moderno, come accade nelle città europee che spesso vengono citate a sproposito come modelli. Ma di quel sistema si sono perse le tracce. Le telecamere non funzionano, o non sono collegate, o non sono presidiate. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Piazza Kennedy, Via Guarini, Via Serafino Soldi e tante altre strade del centro cittadino sono ormai occupate da gruppi che sembrano ignorare il concetto stesso di proprietà pubblica, comportandosi come se fosse uno spazio personale, in barba alle leggi e alla convivenza civile”. I commercianti vivono nella paura, i residenti si sentono prigionieri”. Le istituzioni locali sono nel mirino: ” Perché – diciamolo chiaramente – per troppi, oggi, contano solo le poltrone. Guardiamo con amarezza anche ai parchi pubblici: se quello intitolato a Palatucci è stato almeno in parte ripristinato grazie all’intervento della Curia Vescovile, il parco “Manganelli” (quello comunale) resta in condizioni indecenti. Mancano servizi igienici, ci sono zone buie e punti ciechi che favoriscono lo spaccio, senza alcun presidio né prevenzione.E non va meglio nei bagni pubblici della città, come quelli di Piazza Libertà, che dovrebbero essere un servizio essenziale per anziani, persone fragili e disabili. Più volte abbiamo la totale assenza di sorveglianza. In quei bagni, abbandonati al degrado, potrebbe accadere di tutto: episodi di spaccio, aggressioni, persino violenze. Non esiste nemmeno una telecamera. Dobbiamo davvero aspettare l’ennesima tragedia per vedere comparire l’ennesima panchina rossa? Basta simboli. Serve sicurezza vera, concreta, continua. La situazione è grave. E la cittadinanza ha diritto a risposte. Ha diritto a sicurezza. Ha diritto a vivere in una città che protegga e non abbandoni. Noi continueremo a vigilare, a denunciare, a proporre. Ma non possiamo farlo da soli”.

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