Un Natale all’insegna della solidarietà e dell’attenzione ai più piccoli quello che vivono quest’anno gli alunni dell’Istituto Vanvitelli di Lioni, in collaborazione con la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi. L’idea, immediatamente condivisa dal Dirigente Scolastico del Vanvitelli, Prof. Pietro Petrosino, è stata quella di invitare tutti gli alunni della scuola alla raccolta di giocattoli nuovi o usati, purché in buono stato, da donare ai figli degli ospiti dell’Istituto di Pena in occasione del Natale. Un modo per far sentire meno dolorosa l’assenza di uno dei genitori dei tanti piccoli incolpevoli. La manifestazione natalizia “Un cioccolatino per un giocattolo” è frutto della collaborazione tra la Direzione del Carcere e la Comunità scolastica del Vanvitelli, presente peraltro all’interno della Casa di Reclusione con una classe dell’indirizzo IPSEOA ed ha visto il coinvolgimento spontaneo di tutte classi del Vanvitelli, che, pochi giorni prima delle vacanze natalizie, attraverso i loro rappresentanti hanno consegnato agli operatori penitenziari i giocattoli raccolti, ricevendo in cambio un simbolico cioccolatino, in segno di riconoscenza da parte dei detenuti. “Solo grazie alla straordinaria sinergia tra scuole e carcere si ha l’opportunità di intervenire sulle famiglie e stimolarle ad assumere comportamenti socialmente accettabili. Grazie ai ragazzi della solerte e massiccia risposta, perché anche un solo giocattolo farà felice un bambino” ha commentato il Dott. Vincenzo Tedeschi, Capo Area Educativa del Carcere, presente alla consegna dei doni insieme con Frate Eddy, Cappellano dell’Istituto di Pena e con tre giovani donne, volontarie all’interno del Carcere, Antonella Calabrese, Marta Cefalo e Valeria La Sala. Ed è stata proprio quest’ultima a raccontare la propria esperienza ai ragazzi rappresentanti delle classi e a trasmettere l’entusiasmo e lo spessore umano della propria missione, partita come spesso accade per caso e senza troppa consapevolezza, ma diventata via via sempre più arricchente. Sara Palmieri, in rappresentanza degli studenti, ha voluto ringraziare il Preside Petrosino ed il Dott. Tedeschi per la bella iniziativa ed ha apprezzato molto il racconto della volontaria, perché carico di umanità e di realtà vissuta sul campo; “se noi ci rendiamo conto della realtà carceraria si possono abbattere tanti pregiudizi che molti di noi hanno per superficialità e disinformazione” ha sottolineato al termine del suo breve ma condiviso intervento. Il momento conclusivo alla collaboratrice del Preside, Prof.ssa Anna Di Domenico, la quale ha lodato l’iniziativa “perché soprattutto in questo periodo si è più propensi ad aiutare gli altri, anche se questo sentimento di carità dovrebbe essere sempre presente in tutti e perché permette ai ragazzi di comprendere realmente il concetto trattato in classe in maniera teorica del libero arbitrio e delle scelte di fronte alle quali la vita ci pone”. Anche Marilena Rullo, alunna disabile della sede IPIA, ha voluto consegnare al personale penitenziario una bambola in segno di solidarietà con chi è meno fortunato.
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