Lioni – Il Psi si mobilita per “cambiare l’Italia”

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Lioni – Domenica prossima, 24 luglio, il Psi terrà una mobilitazione straordinaria per la raccolta firme di 4 petizioni popolari per cambiare l’Italia. “Siamo fermamente convinti – si legge in una nota del partito – ed è per questo che siamo orgogliosi di essere socialisti, che il futuro di un popolo sia nelle mani del popolo stesso, e che è ora che ognuno di noi si riappropri dei propri diritti e in ugual modo dei propri doveri. Siamo socialisti perché crediamo che in una democrazia rappresentativa il compito degli eletti, dei politici, dei partiti, sia quello di rappresentare il volere della gente, del popolo sovrano, che ha l’onere, e l’onore, di far sentire la sua voce. E’ per questo motivo che al fianco di tutti i capoluoghi di regione, domenica 24 luglio pv si svolgerà, anche a Lioni, in compagnia del nostro giovane e dinamico segretario provinciale Marco Riccio, nella piazza di San Rocco dalle h 10:30 e per tutta la mattinata, la raccolta firme per quattro petizioni popolari: che indichino ai nostri rappresentanti istituzionali la strada da intraprendere; che manifestino chiaramente il nostro bisogno irrefrenabile di chiarezza, di trasparenza, di uguaglianza, di rappresentatività; che riportino i cittadini al centro della vita politica, perché ne sono il motivo unico e il senso più profondo; che mostrino in maniera inconfutabile la nostra volontà di cambiare un sistema che non ci rappresenta e che necessita del contributo indispensabile di ognuno di noi; che costringano i nostri parlamentari a legiferare secondo ciò che noi, persone comuni, riteniamo giusto, e non per tornaconti personali non più tollerabili. E’ per questi e per i motivi che vi spiegheremo domenica mattina, e che trovate sul nostro sito http://www.partitosocialista.it, che invitiamo tutti ad apporre quattro firme per dire basta: per pretendere una politica trasparente che la smetta di ricevere rimborsi a pioggia e in maniera incontrollata alimentando la propria sconsiderata autoreferenzialità; per cancellare una legge elettorale che, nonostante a detta del promotore stesso sia una porcata, il porcellum appunto, è tutt’ora in vigore a distanza di tre legislature e ci impedisce di decidere ciò che la costituzione indica, in maniera sacrosanta, come nostra unica prerogativa; per porre un freno all’economia virtuale, quella finanziaria, che gioca con l’economia reale, quella che ci consente di fare la spesa o di avere un tetto sotto cui trovare riparo, immolando le sorti di ognuno di noi sull’altare del Dio denaro; per dire stop alla precarietà, perché ognuno di noi merita un futuro in cui vivere serenamente, da costruire sui principi del lavoro, dell’onestà, del rispetto, della dignità, concetti umiliati e martoriati dalla politica di stampo “neo-liberista”. E’ arrivato il momento di far sentire la nostra voce e di dare forma alle nostre idee, abbiamo bisogno di un nuovo impulso socialista che riporti al centro delle decisioni l’uomo e la sua dignità”.

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