I FATTI. Le tre operatrici lavorano presso la casa di cura da oltre 10 anni; si occupano del servizio centralino ma anche della prenotazione delle visite specialistiche ed esami di radiologia così come anche della fatturazione delle camere.
Lo scorso mercoledì le tre operatrici avrebbero ricevuto la raccomandata con la quale hanno preso atto delle decisioni dell’azienda che, tra l’altro, le invitava a non recarsi più al lavoro. La direzione della casa di cura ha motivato tale scelta sottolineando la necessità di riorganizzazione del settore amministrativo in ottica di riduzione dei costi: l’affidamento del servizio al “call center”, infatti, secondo il management porterebbe all’azienda un risparmio di più di 75mila euro all’anno.
Ma il sindacato non ci sta e ha già preannunciato ricorsi e azioni legali per condotta antisindacale. Non è esclusa la possibilità di un sit-in davanti al cancello della casa di cura già nei prossimi giorni.