LAURO- Qualche giorno fa avevamo pubblicato la risposta scritta che il Guardasigilli Carlo Nordio aveva dato ad una delle varie interrogazioni presentate alla Camera e al Senato, quella al gruppo del Movimento Cinque Stelle. “Non vi è, allo stato, alcun decreto di chiusura o di diversa destinazione”. A distanza di due mesi dal trasferimento delle detenute rimaste all’Icam (Istituto a custodia attenuata per detenute madri) di Lauro, questa è stata la risposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio all’interrogazione presentata da Ada Lopreiato , senatrice del Movimento Cinque Stelle, che aveva sollecitato al Guardasigilli chiarimenti sulla chiusura dell’Icam di Lauro, unico istituto a custodia attenuata nel Mezzogiorno e sul futuro della struttura detentiva irpina. Ieri mattina poi una nota della Questura, riferita all’aggravamento della misura cautelare nei confronti di una ventisettenne di San Martino Valle Caudina, già detenuta ai domiciliari, che e’ stata trasferita proprio all’Icam di Lauro. Un refuso? A quanto pare no. Cosi la struttura, dove però le detenute erano state trasferite in altri Icam (tutti al Nord) o si erano viste applicare misure alternative, torna dunque a funzionare. Una decisione momentanea? Una scelta dettata proprio dal polverone sollevato dalla chiusura? Un dietrofront? Al momento di più non si sa. Quello che e certo è che la detenuta è stata trasferita a Lauro. Una classica vicenda all’italiana, dunque, per cui si attendono chiarimenti.
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