L’ex biancoverde Caso: “L’Avellino meriterebbe i play off”

0
139

Da “Il Biancoverde” n. 36 del 26/05/2014

La carriera.
Ha vestito le casacche di: Siracusa – Serie D (2006/2007 – 2 presenze), Fortis Juventus – Serie D (01/2007 – 11 presenze ed 1 rete), Como – Serie D (2007/2008 – 2 presenze), Le Chaux de Fonds (SVI) – Serie B (2008/2009 – 27 presenze e 1 gol), A.S. Avellino – Serie D E C2 (2009/2011 – 21 presenze) ed Arzanese – C2 (11/2011 – 2014 – 77 presenze e 2 reti). L’ex difensore biancoverde Patrizio Caso partì con i lupi di D’Arrigo dall’ardua Serie D, dopo il fallimento della vecchia Unione Sportiva Avellino. Il giocatore di Vigevano, classe ’87, in Irpinia anche l’anno successivo, è ora, in forza all’Arzanese di un altro ex: Sasà Marra.

Patrizio continui a seguire le sorti dell’Avellino calcio?
“Assolutamente. Ho avuto anche il piacere di assistere, nel corso del campionato, alle gare casalinghe contro Brescia, Spezia e Padova. Ho visto un Avellino determinato, combattivo ed un pubblico lodevole. Come sempre”.

Mancano due gare al termine del campionato. Un torneo in cui i lupi non hanno sfigurato pur essendo, al momento, fuori dalla zona spareggi…
“No, infatti. L’Avellino ha disputato, a mio avviso, un grande campionato di Serie B e poi, con molti giocatori neofiti della categoria. Credo che le due partite finali siano abbastanza abbordabili e non eccessivamente difficili. Qualcuna delle contendenti più avanti cadrà e i lupi potrebbero riagganciare i play off. Lo merita la squadra, e soprattutto la solida società che c’è alle spalle”.

Una società che in pochi anni ha riportato i colori biancoverdi nel calcio che conta…
“Ho vissuto ad Avellino per tanti anni. Prima di approdare in prima squadra ho giocato negli Allievi Regionali della vecchia Unione Sportiva. Ho conosciuto il presidente Casillo, poi Pugliese ma devo dire che Taccone, l’attuale patron, ha saputo distinguersi in maniera egregia. Oltre a tenere fede alle promesse fatte quando si ripartì dalla Serie D con la nuova denominazione, anno dopo anno, ha dimostrato, insieme al figlio Massimiliano, di saper far quadrare i conti e raggiungere gli obiettivi stagionali. La famiglia Taccone sta facendo un ottimo lavoro e nel calcio, credo impieghi veramente cuore ed anima. La loro arma vincente è ‘non fare il passo più lungo della gamba’”.

E il punto di forza della squadra, invece, qual è secondo te?
“Sicuramente il gruppo. Solido e compatto grazie ad un allenatore capace e competente. Credo che Rastelli farà molta strada nella sua carriera. E’ un allenatore determinato, attento e cavilloso. E poi, non dimentichiamoci che, nel campionato di B, ha dovuto confrontarsi con squadre importanti come Cesena, Bari, Modena, Palermo, Spezia. Giocatori, piazze e società che, da diversi anni, stanno lottando per salire nella massima serie. E non è da sottovalutare. Che dire… poi c’è il meraviglioso pubblico avellinese, davvero sorprendente”.

Se dovesse sfumare il sogno play off quest’anno, la A arriverà il prossimo…
“Certo. Se la squadra mantiene l’ossatura di quest’anno ed il club la puntella con qualche innesto di categoria, non sarà difficile salire in Serie A. Il campionato di B, seppur estenuante e talvolta imprevedibile, non è difficilissimo come anni addietro”.

Grande successo dell’Arzanese nel derby contro il Sorrento. In bocca al lupo per i play out…
“Crepi il lupo. Abbiamo chiuso la gara di andata delle semifinali play out con un bel 4-0 contro il Sorrento. Ora ci aspetta quella di ritorno, poi la vincente dovrà vedersela in finale con chi la spunterà tra Aversa Normanna e Tuttocuoio. Chi si aggiudicherà la finalissima, resterà in Lega Pro. Noi ci crediamo”.(di Anna Vecchione)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here