
Sant’Angelo dei Lombardi – Combattere le varie forme di illegalità diffuse partendo dalla nostra vita quotidiana. E’ questo il messaggio scaturito dal convegno sul tema “Legalita’ e giustizia sociale” organizzato nell’ambito del progetto di educazione alla legalita’ dai docenti Angela De Rosa e Raffaele Capasso, presso l’istituto d’Istruzione secondaria superiore di Sant’Angelo dei Lombardi. Dopo i saluti del dirigente scolastico Antonio Carbone, hanno relazionato il comandante della Compagnia dei Carabineri di Sant’Angelo dei Lombardi, Capitano Maurizio Laurito, il comandante provinciale dei Carabineri di Avellino, Colonnello Giammarco Sottili, Salvatore Pignataro, giornalista cultore universitario di Criminologia e sociologia della sicurezza ed infine Don Tonino Palmese, consulente della Commissione parlamentare Antimafia e referente regionale dell’associazione contro le mafie “Libera”. A moderare il convegno e’ stato il professore Capasso, il quale ha introdotto il tema della legalita’, passando la parola al professore Rodolfo Salzarulo anche in veste di sindaco di Lioni che ha rimarcato agli studenti i concetti della liberta e della legalita’. Subito dopo e’ intervenuto il dottore Salvatore Pignataro, il quale ha rilevato gli aspetti che incidono sulla percezione della sicurezza dei cittadini e quindi i fattori determinati che condizionano la societa’ rispetto alla illegalita’ diffusa ma anche i possibili modi per combattere questo pericoloso fenomeno. A seguire e’ intervenuto il capitano Maurizio Laurito, anch’egli relatore del corso sulla legalita’ il quale ha illustrato l’attivita’ svolta nel corso e soprattutto le strategie per combattere la criminalita’ diffusa, il bullismo, lo stalking ecc. Il colonnello dei Carabinieri Giammarco Sottili, ha portato la sua esperienza agli studenti della sua carriera in Sicilia e successivamente in Irpinia dove sono stati messi a segno importanti attivita’ di indagini che hanno sgominato organizzazioni delinquenziali. A concludere gli interventi e’ stato Don Tonino Palmese, definito “parroco di frontiera” per suo impegno nella lotta al malaffare e alla camorra. E’ stato proprio Don Tonino che ha lanciato un messaggio chiaro e forte agli studenti affinche’ adottino un sano stile di vita e soprattutto si ribellino a ogni forma di violenza e di ingiustizia. Infine, ai relatori e’ stato consegnato un attestato di benemerenza da parte del dirigente scolastico per la collaborazione svolta nell’ambito del progetto della legalita’ che e’ stato molto partecipato e apprezzato dagli studenti, i quali hanno sottoscritto un manifesto “della legalita” ripudiando, dunque, ogni forma di devianza o delinquenza nei suoi vari livelli.