L’Avellino oggi riposa: la situazione in vista della Pro Vercelli

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L’Avellino godrà di una domenica intera di riposo prima di dare il via alla settimana tipo prepartita e per godersi l’effetto Trotta, salutare in termini di entusiasmo all’interno del gruppo e dell’ambiente intero. Società compresa, con il presidente Walter Taccone in prima linea nello sprigionare l’euforia dettata da un’operazione che ha consolidato la posizione del club nei rapporti di forza sul mercato e dal punto di vista dell’immagine. Massimo Rastelli dal canto suo ringrazia il padre padrone e gongola, ma non può fermarsi a farlo per troppo tempo visto l’avvicinarsi del ritorno in campo in quel di Vercelli sabato prossimo. Tra un mercato in evoluzione in entrata e in uscita ed un’infermeria che ha nuovamente aperto i battenti, il tecnico di Torre del Greco vivrà l’ennesima settimana sulle spine. Ben vengano i nuovi acquisti per lui – altri tre quelli programmati con la società – un po’ meno gli infortuni, quest’ultimi ingredienti poco graditi che hanno rovinato la ricetta biancoverde.

Il 29 che scalpita. Un quarto d’ora per prendere confidenza con il “Partenio-Lombardi” che in realtà Marcello Trotta già aveva conosciuto poco più di un anno fa. Troppo poco tempo a disposizione e troppo attendibile l’impegno con la Primavera per esprimere giudizi. Sta di fatto, però, che il nuovo bomber biancoverde non gioca novanta minuti dal 7 dicembre (0-0 del Barnsley contro il Chester nella Sky Bet League 1). Dopo il 13 dicembre (un’ora da titolare contro nell’1-3 contro il Walsall), invece, ha praticamente smesso di giocare: per lui soltanto un quarto d’ora il 26 dicembre contro il Preston (0-1) in quattro partite tra campionato e FA Cup. L’ultimo gol, quello dell’illusione Reds nell’1-2 con lo Scunthorpe, risale al 29 novembre. In soldoni, il 22enne azzurrino non avrà subito i novanta minuti nelle gambe e ci vorrà qualche settimana per restituirgli il pieno ritmo partita.

Acciacchi ed eventuali. Il focus sull’infermeria riguarda le fasce. In tal senso poco o nulla è cambiato rispetto all’anno oramai andato. Quattro i calciatori da tenere sott’occhio in tal senso. Il primo è Zito, al quale il nervo sciatico sinistro non dà pace da diverse settimane. Il centrocampista ex Ternana e Juve Stabia ha intrapreso un ciclo di terapie che proseguirà anche nei prossimi giorni. L’obiettivo dello staff medico è la completa guarigione dai fastidiosi guai alla schiena che, se non curati a dovere, rischierebbero di ripresentarsi in futuro. Visconti invece attende a giorni di sapere se la sua spalla destra potrà reggere ad altri eventuali contatti di gioco, come quello quelli di Chiavari che ha segnato l’inizio del calvario e quello con Matuzalem del Bologna che ne ha segnato la prosecuzione. L’esterno emiliano si allena regolarmente, ma Rastelli e la dirigenza necessitano di un responso definitivo anche in ottica mercato.
Sul fronte destro, Bittante dovrà attendere ancora per il rientro. Clinicamente recuperato dall’infortunio al menisco, operato a dicembre a Villa Stuart, il laterale in comproprietà con la Fiorentina ha riportato una contrattura al flessore destro. I tempi di recupero non sono lunghi, ma l’allenatore quasi sicuramente non lo avrà a disposizione per la trasferta del “Piola”. Se la passa meglio di tutti Regoli, oramai prossimo al rientro se non dal 1’ comunque a gara in corso. L’ex Pontedera, orfano di Arrighini nei prossimi mesi, ha vissuto un girone d’andata travagliato per via dei due infortuni muscolari e ora punta mostrare il suo valore con maggiore continuità.

Bozza anti Pro. In una settimana transitoria con le porte girevoli al “Partenio-Lombardi”, il 3-5-2, o meglio il 5-3-2, rappresenterebbe un punto fermo per Rastelli in ottica Pro Vercelli. Considerata la partenza di Petricciuolo e le precarie condizioni degli uomini di fascia, c’è ben poco da scegliere sugli esterni. Davanti a Gomis, dunque, si potrebbe ipotizzare uno schieramento difensivo con Pisacane e Visconti larghi sulle corsie laterali, ed il trio di centrali composto da Vergara, Ely e Chiosa. In mediana, quattro calciatori in lotta per tre posti: le due amichevoli a porte aperte con la Primavera hanno proposto D’Angelo, Kone e Schiavon in pianta stabile dall’inizio, ma appare difficile che Rastelli rinunci ad un Arini rigenerato dopo la rete al Brescia. Il sacrificato dunque potrebbe essere capitan D’Angelo, con Kone spostato sull’interno destro. L’unica certezza è in avanti, dove Castaldo e Comi sono certi della loro presenza dall’inizio. Senza i partenti Arrighini e Pozzebon e con Mokulu (in arrivo in queste ore) e Trotta da inserire nei meccanismi offensivi, infatti, fare affidamento sull’”usato garantito” non sembra una soluzione priva di logica. Il 4-3-1-2, però, è sempre dietro l’angolo con Soumarè o lo stesso Schiavon ad agire tra le linee. La sensazione, però, è che Rastelli aspetti il regalo da patron Taccone per mettere in pratica la variante al suo credo tattico.

(di Claudio De Vito)

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