L’augurio di De Mita: “Tramonta un’epoca ma possiamo farcela” (FOTO)

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“L’augurio che faccio a tutti è di avere la consapevolezza che siamo al mutamento di un’epoca. Proprio come una glaciazione, che cambia radicalmente le condizioni ambientali. La politica ha il compito di afferrare il futuro. Il cambiamento può essere realizzato. Non intravedo un futuro come fine o decadenza. Convinciamoci invece che stando insieme possiamo farcela”. Questo il messaggio che Ciriaco De Mita ha voluto indirizzare questa mattina alle decine di amici e simpatizzanti che sono intervenuti presso la sede provinciale dello scudocrociato di Avellino in occasione del consueto brindisi di Natale. Presenti all’appuntamento anche il vice presidente regionale, Giuseppe De Mita, ed il coordinatore provinciale dell’Udc Maurizio Petracca. Ma non solo. In una sede gremita, si sono mescolati alla folla diversi esponenti politici, tra cui Enza Ambrosone, consigliere comunale ad Avellino e presidente del Cgs, Vincenzo Sirignano, vice presidente della Provincia, e Salvatore Biazzo, consigliere a Palazzo Caracciolo.

FOTOGALLERY Brindisi di Natale in casa Udc con Ciriaco e Giuseppe De Mita

Per l’occasione Ciriaco de Mita non ha risparmiato una riflessione di carattere squisitamente politico. Data “l’attuale fase di transizione” il leader di Nusco ha sottolineato come debba essere la politica, “che è natura e guida dei passaggi” ad accompagnare i processi. Al governo Monti “che ha sostituito una classe politica incapace di risolvere i problemi”, l’arduo compito. Poi un passaggio sul sistema politico italiano. “Avevano detto che l’uscita della crisi passava per il bipolarismo – ha ricordato – ma se siamo a questo punto è perché delle due coalizioni, una ha tutelato i suoi interessi e l’altra ha tutelato altri interessi”. Ancora un affondo al Pd, che incalza affinchè lo scudocrociato rompa l’accordo col Pdl in Regione: “Credono che la politica sia potere”- ha sentenziato -. Per finire un passaggio sulle vicende della provincia: “La storia dell’Irpinia – ha ricordato De Mita- non era florida già in passato. Noi discutevamo di cosa fare, tra industrializzazione, infrastrutture, e poi sceglievamo di realizzare un percorso. Con giudizi positivi o negativi. Ora però leggo che ci vuole un nuovo modello di sviluppo. Però non si dice mai quale. Ma la protesta ha senso solo se è accompagnata da una indicazione”

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