Langastro: “Sospensione indennità, per pagare stipendi forestali”

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Michele Langastro, dirigente provinciale del Partito democratico ed ex presidente della Comunità Montana Serinese-Solofrana, interviene sulla difficile situazione degli operatori forestali e dei dipendenti degli Enti montani, che da mesi sono senza stipendio: “In questo momento assai delicato ritengo opportuno manifestare la mia piena solidarietà nei confronti degli amministratori locali interessati dalla vicenda Comunità Montane e alle maestranze che da cinque mesi sono senza stipendio. E’ intollerabile che alle soglie del 2012 un ente come la Regione Campania faccia venire meno uno dei diritti fondamentali dei lavoratori ovvero la corresponsione dello stipendio. Dopo ripetute promesse non si capiscono le reali motivazioni della mancata risoluzione di questa emergenza che riguarda i servizi ai cittadini, la gestione dei territori, le famiglie di mille e duecento lavoratori irpini. Se l’emergenza c’è allora è opportuno che la Giunta e il Consiglio regionale, nella loro interezza, ne prendano atto anche ricorrendo alla sospensione del percepimento delle loro indennità che potrebbero essere cedute alle voci di bilancio che riguardano il pagamento delle mensilità agli idraulici forestali e ai dipendenti degli enti montani”. L’analisi di Langastro non si ferma alla situazione di grave emergenza ma si spinge fino ad immaginare un possibile scenario futuro: “Le comunità montane così come sono state riformulate non vanno ma potrebbero divenire una preziosissima risorsa se il Governo regionale decidesse di affidare loro quelle competenze che fino ad oggi sono appannaggio della stessa Regione e delle province, enti, questi ultimi, oggetto di soppressione. Un disegno di legge costituzionale proposto dal Governo. Si potrebbero recuperare le comunità montane potenziandole e affidando loro quelle competenze che non hanno trovato piena concretizzazione nell’azione delle provincie anche perché queste ultime rappresentano, spesso, ambiti territoriali troppo vasti o, addirittura, disomogenei mentre le comunità montane, in rispondenza di fette di territori meno ampi, potrebbero meglio svolgere il ruolo di raccordo tra le diverse realtà locali”. Il dirigente provinciale del Pd ha voluto lanciare un interrogativo utile a promuovere un confronto politico a più voci: “Mi chiedo: se il Governo nazionale intende sopprimere le province e quello regionale non fa funzionare le comunità montane, in attesa di attuare il proprio disegno di soppressione, poiché non rimarrebbe alcun altro ente al di fuori dei comuni, come pensa il centrodestra di amministrare un territorio, quello campano, di circa quattordicimila chilometri quadrati, con una popolazione di circa sei milioni?”.

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