Del coro che plaude alle mosse del club di Walter Taccone fa parte anche l’agente Fifa irpino Fiorentino Saveriano che, da operatore interessato, ha fatto il punto sulla campagna acquisti biancoverde. “Il bilancio a mio avviso è senza dubbio più che positivo – commenta il procuratore originario di Mercogliano – Faccio i miei complimenti direttore sportivo Enzo De Vito che come sempre, e quest’anno ancor di più, ha agito in anticipo sui tempi e con molta programmazione fornendo a mister Rastelli un organico al completo sin dall’inizio del ritiro di Rivisondoli, con diverse alternative per ogni reparto che gli consentiranno di affrontare eventuali emergenze in un campionato lungo come quello della serie cadetta”.
“Ci sono state partenze importanti ma anche inevitabili – continua – Mi riferisco a Izzo e Zappacosta, che hanno risposto alle sirene della serie A, così come quella di Galabinov, capocannoniere biancoverde della scorsa stagione. L’Avellino però dal canto suo, oltre alle importanti conferme di Arini, D’Angelo, Schiavon, Fabbro e Castaldo, ha integrato l’organico con elementi che dispongono già di una buona esperienza nonostante la giovane età come Chiosa, Ely con l’aggiunta di Vergara in difesa. Elementi di esperienza come Zito sulla fascia sinistra e Kone, che vanta già varie presenze nella massima serie, oltre gli arrivi in attacco di Arrighini che ha relizzato più di 30 gol in due stagioni in Lega Pro, e Comi pronto a rilanciarsi dopo una stagione fra alti e bassi. Poi le scommesse Pozzebon e Soumarè che non guastano mai. La dirigenza ha preferito ancora una volta investire su giocatori forse con un curriculum non di primo livello, ma sicuramente pronti a dare il massimo per la causa. Insomma – conclude – i presupposti per fare bene ci sono tutti, non resta altro che dare fiducia a questi ragazzi”.
Un calciomercato nel complesso sempre più povero in termini economici e, pertanto, di idee, latitanti nei box dell’Ata Hotel Executive di Milano. “I club sono stati costretti a puntare sull’usato sicuro – sottolinea Saveriano – ‘Prendi ora, paghi dopo’ è l’offerta preferita dei dirigenti italiani, alle prese con gli assilli di bilancio, ormai preminenti rispetto alle richieste degli allenatori. Il calciomercato ai tempi della crisi è questo e l’estate 2014 non ha fatto eccezione. Tanti vecchi campioni, quasi nessun investimento futuribile, acquisti che forse renderanno più competitive le loro squadre nell’immediato, ma non garantiranno un salto di qualità nel tempo. Mancano i soldi, ma anche il coraggio e la capacità di saperli spendere, e la crisi si prolunga anno dopo anno”.