La ricetta del Comitato Pro Serino: “Operatività amministrativa”
Redazione online
Serino è nuovamente nel caos. La maggioranza di Rocco e Pellecchia si sta sgretolando sotto gli occhi di tutti e si è risicata a sette Consiglieri comunali. Ora il Sindaco De Feo, salvo i soliti salti della quaglia e aiuti sottobanco, inizia a scontare una politica fatta di inganni e vessazioni. E’ l’inizio della fine? Possiamo solo sperare che i serinesi colgano l’occasione storica di voltare pagina alla prossima competizione elettorale preferendo il Comitato Pro Serino. Intanto concordiamo completamente con l’analisi fatta dal dr. Ferdinando De Feo di Fratelli d’Italia, in merito alle ultime vicende amministrative e precisamente dall’atto delle dimissioni degli assessori dissidenti alla nomina della nuova Giunta. Noi del Comitato Pro Serino abbiamo già investito della questione gli organi competenti, dopo che il Sindaco ha negato documenti amministrativi richiesti dai Consiglieri comunali Roberto Melillo e Federico De Luca. Ciò che è importante, sono le parole del vicesindaco uscente: “sottrarre l’Amministrazione comunale da una deriva sterile e inconcludente” e anche “di essere inadeguato rispetto ad un modo di fare politica che non condivido, non comprendo e non mi appartiene”. Dopo anni di sostegno incondizionato al Sindaco De Feo, solo ora, dopo essere stato costretto a dare le dimissioni da vicesindaco, Raffaele Ingino si accorge che qualcosa non va nell’Amministrazione. Meglio tardi che mai! Forse, implicitamente, conferma il fatto che noi non avevamo torto nel giudicare negativamente sia la compagine amministrativa che i comportamenti dei suoi componenti. La deriva e l’inerzia amministrativa è colpa di una sterilità politico-intellettuale e di una incompetenza acclarata da parte di tutti gli attuali Consiglieri di maggioranza. La ricetta del Comitato Pro Serino è semplice: operatività amministrativa e cambio generazionale, intesi come applicazione di una nuova modalità di pensiero per la crescita del nostro territorio. Insistere su chi ha ragione e chi ha torto resta pura filosofia accademica a cui non interessa più a nessun serinese. 1