Avellino – Non poteva essere, e non sarà, un primo maggio come gli altri, questo che si apprestano a festeggiare il ‘lavoratori’ irpini. Dati allarmanti – che non lasciano spazio alla spensieratezza che da sempre caratterizza la ‘Festa dei lavoratori’ -, come quelli presentati dalla Cgil, che riportano un incremento del 308% nel ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende irpine con circa 6 mila lavoratori cassaintegrati o in mobilità e ben 20 mila precari nella sola nostra provincia.
Stamattina conferenza stampa congiunta dei tre sindacati di base, Cgil, Cisl e Uil e dei loro rispettivi segretari provinciali, Petruzziello, Melchionna, De Feo. Nel corso dell’incontro è stata presentata la piattaforma sulle cui fila i tre sindacati annunciano di volersi muovere nel prossimo futuro. Un programma organico che abbraccia tutte le problematiche di più scottante e urgente attualità: la crisi economica e industriale, il precariato, l’aumento dei prezzi, i pensionati, la sicurezza, l’ambiente, la solidarietà. La conferenza ha funzionato da apripista alla festa di venerdì che vedrà unite le tre sigle sindacali. La ratio di questa decisione alquanto ‘anti – nazionale’, per le evidenti fratture che, a livello nazionale, i tre sindacati presentano, sta tutta nell’impellenza e nell’improrogabilità di un’azione congiunta volta ad arginare e invertire la rotta di questa emorragia occupazionale.
La piattaforma programmatica futura, tracciata da Cgil, Cisl e Uil, poggerà su forti pilastri. In primis, i segretari hanno ribadito la vicinanza alle popolazioni abruzzesi terremotate: una delegazione di lavoratori e dirigenti sindacali parteciperà alla manifestazione nazionale che si terrà, sempre il primo maggio, a L’Aquila per testimoniare la propria vicinanza agli abruzzesi.
Sarà una festa del lavoro sotto l’egida dell’unità e della voglia di riscatto di una terra, una manifestazione che rappresenterà il primo passo di mobilitazione per costruire un percorso unitario per i lavoratori e i cittadini, per tentare di dare loro risposte significative agli oltre 70 mila disoccupati e ai 20 mila precari.
All’incontro di venerdì, che si terrà alle ore 9:30 presso il centro sociale “Samantha Della Porta”, interverranno due lavoratori ‘simbolo’ dell’Irpinia di oggi, Pasquale Picone, operaio cassaintegrato, e Sonia Vena, lavoratrice precaria della scuola. Le conclusioni, a nome dei tre sindacati, sono affidate a Franco De Feo, neo eletto segretario provinciale della Uil.
“Nessuno meglio di chi vive sulla propria pelle la crisi, avrebbe potuto intervenire in una simile giornata” ha affermato Mario Melchionna, segretario della Cisl. Melchionna si è rivolto alla classe imprenditoriale e in particolare alle imprese sane, a coloro “che rischiano e investono di tasca propria, non aspettando gli incentivi statali, a quelle imprese che agiscono nel rispetto della legalità e che garantiscono la sicurezza e la messa in regola dei propri lavoratori”.
“Uscire dalla crisi, rilanciando lo sviluppo”, questo il messaggio che Franco De Feo ha rimarcato, un messaggio rivolto alla politica locale e non solo. De Feo si è soffermato anche sulla sensibile riduzione delle entrate fiscali nell’ultimo trimestre e sull’emergenza alloggi e abusivismo. “Bisogna incentivare gli alloggi nel mercato pubblico per coloro che non riescono ad accedere alla locazione privata”. Nel registro delle priorità la predisposizione di un piano regionale di costruzione di almeno 1.000 nuovi alloggi pubblici nella provincia. “In tale ambito, in particolare per la nostra città, diventa urgente definire una programmazione condivisa dell’applicazione del Puc, della utilizzazione del patrimonio esistente destinatario di interventi di manutenzione straordinaria o di sostituzione edilizia, e della individuazione del fabbisogno di alloggi pubblici nei prossimi 5 anni con la determinazione dei migliori e più opportuni canali di finanziamento regionale e nazionale. In attesa delle decisioni del Governo sul Piano Casa, diventa fondamentale un lavoro di monitoraggio e programmazione degli interventi, prevedendo anche l’immediata verifica sismica di tutto il patrimonio pubblico del Comune. Resta fondamentale un rilancio dell’edilizia abitativa privata che, attraverso la leva fiscale, favorisca interventi di adeguamento tecnologico e di risparmio energetico”.
Il segretario della Cgil, Petruzziello, non ha invece lesinato in stoccate: “Sarà un giorno di festa, il primo maggio, ma anche e soprattutto un giorno di lotta in cui cercheremo di andare oltre gli slogan elettorali o le promesse di ministri e sottosegretari”.
Il timore espresso da Petruzziello è quello che la campagna elettorale possa oscurare la gravità della crisi irpina.
Di qui l’appello congiunto dei tre segretari: “Chiediamo attenzione alle istituzioni locali e alla politica sui problemi del lavoro, una politica distratta dall’elaborazione di strategie per le alleanze e non interessata alla risoluzione dei problemi della gente comune, dalle necessità quotidiane aggravate dalla mancanza di reddito adeguato a far fronte alle esigenze della propria famiglia. Ecco perché riteniamo necessaria la presenza delle figure istituzionali irpine”. (di Oderica Lusi)
