Istat – Avellino ‘in ritardo’: si recupera solo il 17% dei rifiuti

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Avellino – Il capoluogo irpino è tra i comuni meno attivi ed in ritardo rispetto all’applicazione delle misure più adeguate per ottenere migliori performance nella gestione dei rifiuti urbani. Lo rivela uno studio dell’Istat che ha presentato i dati sulla gestione dei rifiuti urbani derivanti dall’indagine ‘Dati ambientali nelle città’ che ha coinvolto gli Uffici comunali di statistica e altri organismi operanti sul territorio comunale. I dati sulla gestione dei rifiuti urbani fanno riferimento al periodo 2000/2007.

Ad Avellino nel 2007 sono stati conferiti in discarica 409 chilogrammi per abitante (la media nazionale è di 352,2 kg per abitante) di cui solo il 17 per cento recuperato (circa 72 chilogrammi per abitante).

Sono invece 29 i Comuni che possono essere definiti ‘evoluti’, smaltendo in discarica percentuali nulle o minime di rifiuti, mentre sono 38 i comuni in fase di ‘transizione’, ovvero che hanno incrementato le quantità recuperate. Tuttavia, ancora nel 2007, sono ben 44 i comuni classificati ‘in ritardo’, tra questi tutti i capoluoghi di provincia campani.
Nei comuni capoluogo di provincia del Mezzogiorno si ricorre quasi esclusivamente allo smaltimento in discarica, dove finiscono l’83,3 per cento dei rifiuti raccolti; agli impianti di recupero arriva il 9,4 per cento, è incenerito il 5,2 per cento e solo il 2 per cento è gestito in impianti per il compostaggio.

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