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Alle testimonianze rese ai magistrati di Nola si aggiungono le indicazioni fornite alla Procura di Nocera Inferiore da altri ex operai secondo i quali l’amianto ‘grattato’ dalle carrozze che finivano all’Isochimica sarebbe stato smaltito presso l’area dell’ex Idaff di Fisciano. La procura di Salerno invece indaga su presunti sversamenti dell’amianto di Borgo Ferrovia nelle barriere frangiflutti in cemento dell’area costiera di Cetara, in costiera Amalfitama. Le verifiche e le indagini sono ancora in atto, motivo per cui i magistrati irpini incaricati nell’inchiesta di disastro ambientale, Elia Taddeo e Roberto Patscot,hanno chiesto al Gip Antonio Sicuranza una nuova proroga (di sei mesi) delle indagini preliminari.