“Isochimica”, la denuncia: “Cento ex operai malati di tumore”

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Salvatore Picariello, Presidente dell’associazione “Ambiente e salute”, lancia un nuovo e vibrante grido d’allarme sulle condizioni di salute degli ex operai dell’Isochimica. “La triste vicenda e la certezza dei cento operai che si sono ammalati di tumore per essersi esposti alle fibre di amianto durante il lavoro di scoibentazione delle carrozze ferroviarie – evidenzia – descrive un dramma fatto di sofferenza, solitudine e senso di impotenza sia per le persone colpite dalla malattia sia per i loro familiari. Le istituzioni innanzitutto, e la società civile poi, – continua – hanno il dovere di dare risposte certe a quelle persone ed ai loro cari. Chiediamo inoltre, agli organi competenti (Arpac, Asl, e Comune di Avellino) di informare i cittadini di Borgo Ferrovia e dei paesi limitrofi: a che punto sono i lavori di bonifica? Quanto amianto è stato messo in sicurezza e quanto rimane ancora da bonificare?”.

L’associazione “Ambiente e salute” da diversi anni sta cercando di affrontare il problema ambientale di questo territorio con approccio scientifico, è vicina alle persone ed ai comitati che stanno lottando per affermare i diritti degli ex lavoratori dell’Isochimica ed è disponibile a qualsiasi forma di aiuto e collaborazione. L’associazione, inoltre, intende portare a conoscenza dell’opinione pubblica, che nel mese di luglio del 2010 è stato firmato in provincia un importante protocollo d’intesa per la tutela ed il risanamento della Valle del Sabato tra tutti i comuni rientranti nel territorio, dalla provincia di Avellino, da Irpiniambiente e dall’associazione stessa. Il protocollo definisce criteri di sviluppo sostenibile e detta le linee guida per una possibile opera di risanamento e di una corretta gestione del nucleo industriale, al file di garantire il giusto equilibrio tra le esigenze del mondo del lavoro, la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

“Purtroppo – fa sapere il presidente Picariello – devo affermare con grande amarezza che a distanza di un anno, dopo tanti solleciti da parte di quest’associazione non è stato fatto nessun atto concreto per avviare il protocollo. Il convegno del 19 ottobre organizzato da quest’associazione con i comuni di Atripalda e Prata P.U., dal titolo “Tutela e risanamento della Valle del Sabato: le azioni correnti e future”, che vedeva la partecipazione del Cnr dell’università di Bari e della Federico II di Napoli, doveva dare inizio all’attività del protocollo e contestualmente riprendere lo studio epidemiologico su tutta la Valle del Sabato. Purtroppo per problemi tecnici il convegno è stato rimandato a data da destinare. Spero che dopo tanti anni di strumentalizzazioni, sia giunto il momento, nell’interesse di tutti, di affrontare il problema con senso di responsabilità ed intelligenza”.

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