Vertenza Isochimica: gli operai chiamano nuovamente le istituzioni. L’idea è quella di un tavolo in Prefettura nell’ambito il quale il nuovo rappresentante del governo, Umberto Guidato, possa coordinare il percorso chiamando a rapporto tutti gli enti e gli organismi coinvolti. L’appello è partito questo pomeriggio dal centro sociale “Samantha della Porta”, dove il Prc ha radunato le maestranze dell’ex stabilimento impegnato nella scoibentazione delle carrozze ferroviarie dall’amianto. Tante, troppe, le questioni ancora insolute. A partire dai prepensionamenti. In merito, il segretario nazionale dell’Ugl, Giovanni Centrella, ha spinto nelle ultime settimane per l’inserimento dei 105 operai per i quali è stata già riconosciuta la malattia professionale nell’ambito del decreto sugli esodati. Ma al momento non esistono notizie certe. Per questo, gli ex operai hanno anche chiesto la costituzione di un tavolo aperto a tutte le forze politiche e sindacali irpine, per sollecitare la dichiarazione, da parte dell’Inps regionale, dello stato di inabilità permanente al lavoro.
C’è poi il grande capitolo della bonifica dell’area di Borgo Ferrovia, ancora al palo nonostante un’apposita delibera del sindaco Galasso. In merito, il primo cittadino ha sottolineato la volontà di sollecitare nuovamente l’Asi, cui spetta adesso la competenza, e ipotizzato l’utilizzo, nell’ambito del tavolo in Prefettura, della convenzione stipulata don il dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Fisciano. Non solo. La vicenda continua ad arricchirsi di fatti a dir poco inspiegabili. Un mese fa pare che una serie di sacchi contenenti amianto siano stati trasferiti dall’ex fabbrica dei veleni senza alcuna autorizzazione. Tony della Pia, segretario provinciale del Prc, non usa mezzi termini: “Siamo in un clima mafioso. Si muovono interi tir, contenenti amianto, senza che nessuno se ne accorga”.
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