“Non molleremo”. Questa la scritta che campeggia sullo striscione esposto dagli operai dell’Irisbus di Flumeri nel corteo della Fiom cha ha attraversato oggi le strade della capitale. Al testa della manifestazione, alla quale hanno partecipato i lavoratori di Fiat e Fincantieri, una sedia a rotelle sulla quale era apposto un fantoccio, con la scritta “Fabbrica Italia”.
I lavoratori sono risoluti. Nonostante la loro protesta duri ormai da più di 100 giorni, tra l’indifferenza del governo e l’atteggiamento irremovibile della Fiat. Il paradosso che caratterizza la vertenza irpina è stato ricordato con particolare forza nel corso della manifestazione da Maurizio Landini, segretario nazionale dei metalmeccanici della Cgil. “E’ assurdo che dal 2012 il governo dovrà pagare multe alla Comunità Europea , perché l’Italia ha un parco autobus inquinante, e che non si occupi di realizzare un piano trasporti efficace mentre permette alla Fiat di chiudere l’Irisbus e licenziare gli operai”.
Prende corpo, nel frattempo, la trattativa con il gruppo cinese “DongFeng Motors Corporation”. Ieri, a Torino, ha avuto luogo il primo confronto con la Fiat. Le parti hanno concordato di incontrarsi nuovamente per approfondire. Non è escluso che, già nella prossima settimana, un rappresentante della casa cinese possa raggiungere la Valle dell’Ufita per visitare lo stabilimento di Flumeri.
Redazione Irpinia
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