
Flumeri – I lavoratori Irisbus replicano alle dichiarazioni rese dai sindacati locali, soprattutto Cisl e Uil, dopo le polemiche e le contestazioni giunte dalle maestranze verso le forze sociali nell’assemblea di fabbrica di lunedì. E’ una risposta piccata: ” In merito alle dichiarazioni di taluni sindacati locali riguardo al documento approvato all’unanimità dell’assemblea del 26 settembre sentiamo l’obbligo di specificare alcuni dati. Innanzitutto – ricordano i lavoratori – il documento sotto accusa è stato proposto da tutte le RSU della Irisbus di Valle Ufita (FIM CISL, UILM UIL; FIOM CGIL; UGL e FAILMS) e approvato dai lavoratori all’unanimità per alzata di mano e non, come qualcuno vuole far credere, da una sparuta minoranza. In secondo luog o – la RSU, dopo l’approvazione del documento, ha ritenuto che non fosse più necessario fare un’ulteriore assemblea con gli stessi rappresentanti sindacali che avevano già sottoscritto e disatteso il documento del 7 settembre socrso. Infine – incalzano i lavoratori – nel documento sotto accusa si chiede a chiare lettere soprattutto ai segretari nazionali confederali (Camusso, Angeletti, Bonanni e Centrella) di assumersi le proprie responsabilità in una vertenza di straordinaria importanza nazionale. Altro che andare da soli, come qualcuno in malafede ha tentato di far passare”. La chiosa è particolarmente forte. I lavoratori accusano a viso aperto i vertici provinciali di Cisl, Fim e Uilm. “Diciamo a questi dubbi individui che sfiduciando il documento di ieri sfiduciano l’uno (Melchionna) il suo stesso segretario di categoria (Zaolino) e, l’altro se stesso (Altieri), oltre al fatto che vengono così sfiduciate tutte le RSU aziendali, con esse i lavoratori tutti e la proposta di lottare per il piano autobus che è stato l’unità di questi 80 giorni”.