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“Io non ho padrini, ho voi cittadini”. M5s, Anna Ansalone racconta la sua visione per l’Irpinia

Candidata alle Elezioni Regionali con il Movimento 5 Stelle, Anna Ansalone racconta la sua visione per l’Irpinia partendo dal tema più sentito: la sanità. La sua idea è chiara: il territorio non può accontentarsi di un semplice presidio. «Montoro, Solofra e Serino meritano un vero Distretto Sanitario» – spiega Ansalone – «e per renderlo concreto serve un duplice intervento: non basta finanziare la manutenzione strutturale, occorre investire soprattutto nel personale medico e sanitario. La sanità è fatta di persone, non di numeri».

Un altro punto che ritiene cruciale è il rafforzamento del Consultorio Familiare, da trasformare in un vero e proprio “consultorio di genere”, accessibile a tutti, senza distinzioni di sesso, età o identità, e pienamente integrato con i Servizi Sociali territoriali. «È un presidio fondamentale per la comunità e per la prevenzione della salute», afferma.

Sul Pronto Soccorso di Solofra, Ansalone invita alla concretezza: «Il PS fu chiuso perché, pur registrando circa 12.500 accessi, quel numero non raggiungeva la soglia prevista dal DM 70 del 2015. Chi promette una riapertura immediata dice una falsità. Io non farò promesse irrealistiche, ma mi impegnerò affinché la questione venga rivista a livello ministeriale». Ricorda inoltre come Solofra, con il suo polo conciario e migliaia di operai, necessiti di un presidio medico efficiente per la sicurezza dei lavoratori.

Per rispondere alle esigenze immediate, propone punti salvavita diffusi sul territorio, in grado di gestire i codici bianchi e verdi lievi e alleggerire così il Pronto Soccorso di Avellino. «Dobbiamo puntare con forza sulla Medicina Territoriale, sui medici di base, sulle Case e Ospedali di Comunità, integrando tutto con la Telemedicina connessa ai servizi sociali locali».

Le sue parole si caricano di un tono personale e diretto: «Io vivo qui, con voi. Quando parlo del disagio dei cittadini e della sicurezza dei lavoratori, non leggo un punto del programma: parlo di una preoccupazione che vivo sulla mia pelle ogni giorno. La salute sul nostro territorio non è un problema vostro, è il nostro problema».

Il discorso si sposta sul welfare, e Ansalone sottolinea la necessità di sostenere chi assiste familiari anziani, disabili o malati: «Le poche ore di assistenza garantite oggi non bastano. Servono strumenti come il Bonus Caregiver, attraverso voucher o assegni che permettano di assumere personale di supporto o di riconoscere economicamente chi si dedica alla cura in famiglia. È un welfare generativo, che sostiene le persone e l’economia locale».

Per i giovani, la candidata propone un investimento concreto sul diritto allo studio: «Dobbiamo istituire una retta per lo studio, rivolta sia ai giovani residenti in Campania che a quelli fuori sede, tutelando sempre la meritocrazia. Solo così possiamo combattere lo spopolamento e dare speranza alle famiglie in difficoltà».

Anche il tema delle infrastrutture è centrale. Montoro, spiega Ansalone, è rimasta esclusa dai finanziamenti per l’elettrificazione ferroviaria: «Serve intervenire subito sulla rete per abbassare i binari. Il nostro obiettivo strategico è collegare il territorio con il Lotto 0, sfruttando il progetto che prevedeva l’arrivo del treno veloce fino a Baronissi. Dobbiamo creare parcheggi di interscambio e favorire la mobilità sostenibile. Collegare Solofra e Montoro all’alta velocità significherebbe connettere questo territorio “cerniera” con il resto del Paese».

Un’altra emergenza che Ansalone mette in luce è quella abitativa. «Bisogna riportare investimenti sull’edilizia popolare, promuovendo progetti di co-housing e rigenerazione urbana. Le nuove abitazioni devono essere accessibili, con canoni calmierati e servizi interni come spazi sportivi e centri di comunità».

Sul fronte ambientale, la priorità resta la bonifica delle acque e il rilancio sostenibile del polo conciario: «Serve superare la logica della contrapposizione. Non si può demonizzare un intero comparto: la maggior parte delle aziende è già orientata alla sostenibilità. Dobbiamo incentivare l’economia evergreen e favorire l’ottenimento di certificazioni ambientali. È necessario istituire tavoli permanenti di confronto tra istituzioni, imprese e cittadini, sostenuti da tecnologia adeguata e controlli trasparenti. E investire con decisione nel sistema di depurazione delle acque reflue: migliorare il depuratore è fondamentale per proteggere il territorio e garantire un futuro sicuro a tutta l’Irpinia».

Infine, un pensiero sulla fiducia nella politica: «Capisco la diffidenza dei cittadini, ma quello che propongo non nasce oggi. È la continuità di un lavoro che porto avanti da vent’anni, ogni giorno, sul campo. Non prometto: continuo a fare ciò che già faccio, per Montoro, Solofra e l’Irpinia. I cittadini sono il mio primo canale d’ascolto. Spero che il 23 e 24 novembre sceglierete un progetto che cammina accanto alla gente: il mio progetto a 5 stelle». E conclude con un motto che riassume la sua visione di politica e impegno civile:
«Io non ho padrini, ho voi cittadini.»

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