“Insieme ai sacerdoti”, don Luigi Di Blasi tra i protagonisti della campagna

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C’è anche Don Luigi Di Blasi, da 30 anni al fianco della comunità parrocchiale di Borgo Ferrovia, tra i 35mila preti diocesani impegnati nella campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti, promossa dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di continuare a diffondere la conoscenza delle Offerte Insieme ai sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. L’anno scorso 78.289 fedeli hanno effettuato una donazione per il sostentamento dei sacerdoti che da 30 anni essi non ricevono più uno stipendio dallo Stato. Nel 2017 sono state raccolte 102.820 Offerte, per un totale di 9.609.811,21 euro.

Don Luigi si racconta a Giovanni Panozzo nel corto “Le contraddizioni delle periferie”, filmato della serie “Insieme a don” sulle vite e sulla missione dei sacerdoti, disponibile nel canale youtube Insieme ai sacerdoti.

 

Al fianco della comunità parrocchiale, Don Luigi è stato sempre in prima linea in tutte le battaglie, condotte negli anni, per offrire una prospettiva nuova ad un rione distante solo pochi chilometri dal centro del capoluogo ma, di fatto, dimenticato dalla politica e dalle istituzioni.

L’iniziativa “Insieme ai Sacerdoti” si avvale del supporto di una rete di 225 incaricati diocesani che, con la collaborazione dei referenti parrocchiali, affiancano i parroci nella sensibilizzazione al tema.

Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.

Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.