Incidenti sul lavoro, emergenza infinita in Campania

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sicurezza sul lavoro
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Morti bianche in aumento, è sempre emergenza. Dall’inizio dell’anno ammontano a 391 le vittime sul lavoro. Il dato emerge dell’ultima elaborazione dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre. L’incremento rispetto ai primi cinque mesi del 2018, in effetti, c’è ed è pari allo 0,5%, che arriva al + 3% quando si tratta di rilevare esclusivamente le morti in occasione di lavoro: passate dalle 271 del 2018 alle 279 del 2019.

La maglia nera resta alla Lombardia per le morti in occasione di lavoro con 44 vittime. Seguono Lazio (29), Piemonte (27), Sicilia e Campania (26), Emilia Romagna (22), Veneto (19), Toscana (16), Puglia (15), Abruzzo (10), Trentino Alto Adige (8), Friuli Venezia Giulia (7), Molise e Umbria (5), Basilicata, Calabria, Sardegna, Marche e Liguria (4).

Il numero dei decessi in Lombardia arriva a 59. Seguono: Lazio (43), Piemonte (37), Sicilia (35) Emilia Romagna (34), Campania (32) e Veneto (31).

Mentre sul fronte delle incidenze della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, la situazione appare diversa. Al primo posto troviamo il Molise con un indice pari a 47,7 (quasi quattro volte superiore alla media nazionale che è al 12,1). Ed è seguito dalla Basilicata, dall’Abruzzo e dalla Sicilia.

A livello provinciale gli infortuni mortali in occasione di lavoro colpiscono più duramente la capitale: a Roma le vittime sono 22. Seguono Milano (13), Napoli (12), Torino (10), Palermo (9), Foggia (8), Brescia, Firenze, Verona, Vicenza (7).

La maggior parte dei lavoratori aveva un’età compresa tra i 45 e i 64 anni (196 su 279). Le donne che hanno perso la vita nei primi cinque mesi del 2019 sono 33 (11 in occasione di lavoro e 22 in itinere). Mentre gli stranieri che hanno perso la vita fino a maggio sono stati 71 (52 dei quali in occasione di lavoro). Rumeni, albanesi e marocchini i più coinvolti.

A contare più vittime straniere è il Nordovest d’Italia con 18 infortuni mortali in occasione di lavoro su un totale di 52. I settori più segnati dall’emergenza sono quello delle Attività Manifatturiere e delle Costruzioni. Ciascuno conta 39 decessi in occasione di lavoro. Seguono: Trasporti e magazzinaggio (29) e Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio (13).