Insussistenza delle esigenze cautelari”. Questo il motivo per cui lo scorso sei maggio i giudici della Ottava Sezione del Tribunale del Riesame (Collegio F) di Napoli hanno annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’architetto Fabio Guerriero, difeso dagli avvocati Marino Capone e Nicola Quatrano, disponendone l’immediata scarcerazione. Anche in questo caso i magistrati del Tribunale della Libertà (presidente Vito Purcaro, giudice estensore Maria Vittoria Foschini) hanno concentrato la decisione sulle esigenze cautelari, così come era avvenuto per l’architetto Filomena Smiraglia e si presume (allo stato le motivazioni non sarebbero ancora depositate) anche per l’ex primo cittadino Gianluca Festa. I magistrati dunque hanno rigettato l’eccezione difensiva legata al mancato accesso ai file audio e alle registrazioni, che avrebbe determinato la nullità della misura cautelare. Perché a quanto pare gli atti erano stati trasmessi dalla Procura ritualmente al Riesame e che quindi non ci sarebbe stata nessuna violazione del dovere da parte del pm Vincenzo Toscano, non consentendo alla difesa l’accesso al materiale investigativo. Per i giudici del Riesame superata anche la questione relativa alla contestazione del 326 cp (la rivelazione del segreto d’ufficio) proposta dalla difesa. A determinare la liberazione di Guerriero la diversità di posizione di Guerriero rispetto a Smiraglia e Festa, coindagati coinvolti in più di una delle vicende oggetto delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dei militari dell’aliquota di pg presso la Procura delle Fiamme Gialle. Occasionalita’ dell’intervento illecito ed un rapporto strettissimo con Festa e Smiraglia che da solo non vale comunque a determinare una prova che esista il rischio di recidiva. Sul merito e sulla ricostruzione dei fatti le difese non avevano fatto contestazioni, diversamente dalla qualificazione giuridica degli stessi. Anche in questo caso, per la vicenda del concorso relativo a tre funzionari di categoria D1 tecnici, viene evidenziato dai magistrati come la Smiraglia avesse un sistematico controllo sulle procedure di concorso. Cosi come era già emerso nella misura cautelare firmata dal Gip Giulio Argenio, a lei per prima (poi il 1 dicembre 2023 arriverà anche il “placet” dell’allora sindaco Festa) vengono proposti i desiderata da parte di Guerriero, quando il 20 novembre non si conoscevano i nomi della Commissione che si sarebbe insediata. Anche in questo caso si dovranno attendere le decisioni su eventuali impugnazioni da parte della Procura.
Aerre