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Imprenditori nella morsa dei clan: due ai domiciliari, quattro restano in carcere dopo la convalida

AVELLINO- Il Gip del Tribunale di Avellino Mauro Tringali ha deciso sulle richieste di convalida del decreto di fermo operato dalla Dia di Salerno il 22 ottobre nei confronti di sei irpini, accusati a vario titolo di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito di una inchiesta della Dda di Salerno su un subentro illecito in un credito usurario da parte di tre diversi gruppi criminali, intranei o vicini ai clan D’Alessandro, Genovese e Nuovo Clan Partenio, nei confronti di due imprenditori solofrani. Il Gip non ha convalidato il fermo ma ha applicato due misure cautelari agli arresti domiciliari e quattro misure cautelari in carcere. I due indagati che si sono sottoposti all’interrogatorio, Siano Thomas classe 81 di Solofra difeso di fiducia dall’avvocatoRaffaele Tecce e
Vietri Roberto classe 79, di Montoro, diifeso di fiducia dall’avvocato Massimiliano Russo hanno ottenuto gli arresti domiciliari . Applicata la misura in carcere nei confronti degli altri quattro indagati che hanno scelto di non rispondere alle domande del Gip Donniacuo Antonio classe 78 di Montoro, difeso di fiducia dall’avvocato Alberico Villani; Guarnaccia Roberto classe 87 di Mercato San Severino, difeso di fiducia dall’ avvocato Mauro Iannone del Foro di Nocera Inferiore; Pescatore Luigi, classe 94, di Ospedaletto difeso di fiducia dallavvocato Gerardo Santamaria e dall’avvocato Gaetano Aufiero; Ravallese Rocco, classe 66 di Solofra difeso di fiducia dall’avvocato Alberico Villani e dall’avvocato Raffaele Tecce.La differenza delle misure applicate non riguarda pero’ il profilo della sottoposizione o meno all’interrogatorio, quanto piuttosto la contestazione dell’aggravante mafiosa nei confronti di Siano e Vietri, che secondo quanto valutato dal Gip Tringali non avrebbero mai speso o utilizzato il nome di organizzazioni criminali, segnatamente il “Nuovo Clan Partenio” nella vicenda usuraria e nei rapporti con le due vittime di usura. Quasi sicuramente la vicenda giudiziaria finirà davanti al Riesame. Il Gip ha anche dichiarato l’ incompetenza territoriale trasferendo gli atti alla Procura di Salerno.

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