Avellino – “A Pomigliano nel giro di qualche giorno, hanno tentato l’assalto al diritto di sciopero e al contratto collettivo, hanno provato a riscrivere il paradigma produttivo ed il ruolo del sindacato nel nostro Paese”. E’ quanto afferma Gennaro Imbriano dell’Assemblea nazionale di SeL.
“E’ incredibile che, di fronte a tutto questo, lo stato maggiore del Pd sia rimasto in silenzio, forse troppo impegnato a condannare quel malcapitato attore che, distrattamente, in una manifestazione di partito, aveva osato rivolgersi col termine compagno. Anche perciò ho apprezzato, in questa confusione generale, la chiarezza del ragionamento che Peppino Di Iorio ci ha recentemente proposto, circa il referendum-farsa imposto dalla Fiat. Non si può far finta di niente: la via dell’alternativa passa da Pomigliano e dalla difesa del nesso libertà-lavoro inscritto nel primo articolo della Carta repubblicana”.
“Ora di fronte al risultato del referendum, che non è stato certo bulgaro, tutto il centro-sinistra ha l’occasione – conclude l’esponente vendoliano – per chiedere alla Fiat di fermare il ricatto e di aprire finalmente una trattativa vera e seria, anche con la Fiom, per il futuro di Pomigliano. Scioperare il prossimo 25 giugno, assieme alla Cgil, è importante anche a questo”.